Trentaquattro primavere, diversi fastidi fisici ed alcune incertezze in stagione sono gli indizi che hanno fatto scattare più di un allarme in casa Napoli per il proprio estremo difensore titolare. E sì perché Pepe Reina, il leader, il capitano morale della squadra, l'alfiere delle curve partenopee, il capopopolo dello spogliatoio, dopo la prima stratosferica annata all'ombra del Vesuvio con Benitez in panchina ed il buon rendimento edizione 2015/16 sta faticando un po' in questo campionato con pochi alti e svariati bassi.

Una condizione a cui l'ottimo spagnolo ha sopperito con la solita personalità ed un carisma riconosciuto da tutti. Caratteristiche esiziali che gli hanno garantito 39 partite dal primo minuto sulle 40 disputate sin qui dagli azzurri. Con un contratto in scadenza nella prossima estate ed un'età non più verde però, la dirigenza campana si sta guardando intorno, con attenzione ma senza fretta, per rintracciare un profilo giusto in grado di ereditare i difficili pali del Reina nazionale. In questo contesto, vediamo i prospetti individuati dal Napoli in vista delle prossime annate.

Mattia Perin e l’incognita infortuni

Con il prodotto locale Sepe in partenza ed un Rafael che non convince del tutto, il Napoli sta spostando la propria attenzione altrove con diversi talenti made in Italy nel mirino. Uno di questi, Preziosi permettendo, è Mattia Perin del Genoa. 24enne dalle grandi qualità, reattività, agilità e uscite basse in primis, che ha suscitato un certo interesse in Giuntoli e nella società azzurra.

L'unica incognita però, per un investimento comunque oneroso nella cara bottega ligure, le condizioni dell'estremo difensore che a gennaio nella sfida a Marassi con la Roma si è gravemente infortunato rompendosi il crociato anteriore del ginocchio sinistro, due anni dopo aver patito lo stesso incidente all'altro ginocchio. Una situazione, dunque, da monitorare con attenzione prima di decidere di prelevare un prospetto interessante ma dai mille punti interrogativi sul suo pieno recupero.

Alessio Cragno fra i migliori in B

Fra i ragazzi nostrani che il Napoli segue con attenzione, troviamo anche il sannita, in prestito dal Cagliari, Alessio Cragno. Capace di sorprendere tutti col suo Benevento dei miracoli (neopromossa terribile in zona playoff) l'Under 21 ha mantenuto, in 26 gare di campionato e 2.340 minuti giocati, 13 volte immacolata la sua porta con interventi straordinari, parate spettacolari e riflessi da felino.

Un ruolino di marcia che gli sta garantendo il marchio di miglior portiere della cadetteria nonché un posto nella selezione nazionale di categoria dove, peraltro, la concorrenza (Gollini o Scuffet) di certo non manca. Tutte indicazioni positive per il ragazzo al suo primo vero anno da titolare (18 le presenze lo scorso anno col Cagliari) con una valutazione che si aggira sui 10-12 milioni di euro.

Sfida sul mercato con la Juve: Meret nel mirino

Qualcuno come il preparatore dei portieri della nazionale Under 17 Fabrizio Ferron sostiene che sia addirittura più forte di Donnarumma altri, che abbia la tecnica dei grandi. Giudizi di merito a parte, Alex Meret in prestito alla Spal dall'Udinese, in poco meno di due stagioni, ad appena 20 anni, è balzato agli onori della cronaca per le sue prestazioni che gli hanno garantito l'inserimento da quarto nella lista pre-europeo di Conte e, ancorché da terzo, una convocazione nei recenti impegni della nazionale maggiore di Ventura.

Nemmeno la frattura del polso in stagione poi ha arrestato l'ascesa del giovane friulano che, nel frattempo, ha attirato su di sé le attenzioni di tante big, Juventus, Napoli e Bayern Monaco. In caso di affondo decisivo (il tempismo in questi casi è determinante) però, i napoletani con un adeguato esborso di danaro potrebbero sfruttare a loro vantaggio gli ottimi rapporti instaurati negli anni con l'Udinese del patron Pozzo assicurandosi un talento di assoluto valore.

Più staccato Koen Casteels

A chiudere questa rassegna dei papabili per il post Reina troviamo anche un giovane portiere della Bundesliga. Parliamo di Koen Casteels del Wolfsburg. Belga, 25enne di belle speranze che tuttavia dopo esser partito titolare i stagione con i Lupi della Bassa-Sassonia ha perso il posto dal primo minuto ai danni del più navigato Diego Benaglio.

Eppure, di lui si parla un gran bene per via della sua agilità malgrado la stazza (196 cm) e la sicurezza che trasferisce all’intero reparto. Nel caso venga acquistato dal Napoli però, il piano sarebbe quello di farlo cominciare, un po’ come accaduto con Rafael nel primo anno di Benitez, da secondo per poi prendersi i guantoni dello spagnolo per i prossimi anni.