Calciomercato Milan, Galliani: “Robinho all’Orlando? Non credo”
Mentre anche il Milan è in America per la tournèe estiva, l'ad rossonero Adriano Galliani si è intrattenuto con parte della stampa per parlare del mercato milanista e cercare di dipanare una matassa che si sta ancora una volta ingarbugliando a causa di Robinho, il brasiliano che da almeno tre estati dovrebbe lasciare il Milan ma che poi per un motivo o per un altro finisce sempre col restare a Milanello. Anche questa estate sembra essere tutt'altro che semplice. Il giocatore è in partenza, il club non conta più si di lui e vuole semplicemente monetizzare la sua cessione. Dalle sirene brasiliane si è passate a quelle americane con l'Orlando City, un club che ha manifestato vivo interesse per Robinho anche se le parole del presidente Flavio Augusto da Silva, connazionale del trequartista rossonero, hanno gettato ulteriore acqua sul fuoco del trasferimento: "E' un giocatore che ci piace ma prima di andare avanti con la trattativa deve risolvere il contratto che lo lega al Milan". Come dire: adesso tocca al club di Berlusconi mettere in condizione tutti perchè l'affare si faccia.
Differenza tra offerta e richiesta
Ma sarà difficile perché è sceso in campo anche Galliani sulla questione, facendo muro: "Robinho? Stiamo aspettando altre offerte, vedremo. Orlando City vicino a Robinho? C’è una trattativa e un’offerta dell’Orlando, ma siamo lontanissimi, la nostra richiesta è distante dalla loro offerta. Non credo che si farà nulla con l’Orlando City. Robinho come Kakà? Non necessariamente, le cose potrebbero anche andare in un altro modo".
Da Cerci a Mastour passando da Taarabt e Criscito
L'ad rossonero ha poi analizzato altri movimenti di mercato: "Cerci? Finchè non parte Robinho non potremo fare nulla, se e quando partirà ci penseremo. Taarabt? E’ una possibilità, ma Pippo preferisce un attaccante esterno mancino e noi cercheremo di soddisfare la sua richiesta. Non ho mai parlato di Douglas Costa, è un giocatore molto forte, ma anche molto costoso perché ha una clausola rescissoria di 50 milioni e quindi è irraggiungibile. Criscito? Non abbiamo mai parlato con lo Zenit. Balotelli? Gandini e l’allenatore mi ragguagliano su come si comporta, ma è un grandissimo giocatore, non dobbiamo demonizzarlo. Mastour? E’ un ragazzo di grande talento, va fatto crescere senza dargli troppe responsabilità. Siamo riusciti a tenerlo anche se lo volevano in tanti perché a 16 anni poteva andare via gratis, ma per fortuna lo abbiamo tenuto