Calciomercato Lazio, ultime notizie: idea Bocchetti

Salvatore Bocchetti potrebbe tornare in Serie A: il difensore dello Spartak Mosca, che manca ormai dall'Italia dall'estate 2010 in cui il Rubin Kazan lo aveva acquistato dal Genoa, potrebbe approdare a gennaio nella Lazio, come supporto difensivo di primissima qualità per la squadra di Pioli. L'idea, però, è vincolata da diversi fattori, non tutti facilmente realizzabili. In primis, c'è da piazzare diversi esuberi: Gonzalez, Ederson, Ciani, Novaretti e Konko su tutti. Difficile che la Lazio riesca a svenderli tutti, e dunque l'ipotesi più accreditata è che in due che hanno mercato vadano via (Gonzalez e Ciani), gli altri magari in prestito fino a fine stagione sia per alleggerire il tetto ingaggi della società biancoceleste, sia per farli rivalutare e cederli magari d'estate, quando è più facile che squadre magari estere possano esserne interessati.

Per arrivare a Salvatore Bocchetti, infatti, servono circa 8-10 milioni di euro: l'ingaggio guadagnato dai cinque giocatori in lista di sbarco ammonta proprio attorno agli otto milioni lordi, ed ecco dunque che i conti sono presto fatto. Il cartellino di Bocchetti ha una valutazione abbastanza bassa: possono bastare circa cinque-sei milioni di euro. Una cifra che aveva stuzzicato l'interesse del Napoli, che segue da sempre il giocatore, che pure non ha mai nascosto il suo desiderio di vestire la maglia della sua città. Il problema sembra però legato all'ingaggio: allo Spartak Mosca, Bocchetti percepisce circa due milioni di euro a stagione, attualmente troppi per la Lazio. E con un contratto in scadenza a giugno 2016, impossibile forzare la mano con i russi. Da qui, la necessità di piazzare gli esuberi per la società biancoceleste. A quel punto, finalmente, potrebbe essere arrivato il momento del ritorno in Italia di Salvatore Bocchetti, che dopo le maglie di Ascoli, Lanciano, Frosinone e Genoa, da quattro gioca in Russia dove ha vinto una coppa ed una supercoppa nel 2013 con il Rubin Kazan, ma che dalle competizioni europee manca ormai da tre anni.