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Quanto guadagna Kean alla Juventus e perché Raiola gioca al rialzo

Dopo l’exploit con la maglia della nazionale al debutto contro la Finlandia, il classe 2000 della Juventus è al centro di una nuova trattativa di mercato: il club bianconero (dopo aver rifiutato a gennaio il trasferimento al Milan) vorrebbe rinnovare il contratto a scadenza 2020, ma Mino Raiola pretende garanzie.
A cura di Alessio Pediglieri
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Moise Kean è il giocatore del momento e il suo procuratore, Mino Raiola è tornato a far parlare di sè e del proprio assistito. Nel modo più abituale con cui l'agente riesce a catalizzare l'attenzione: ricordando a tutti che i suoi giocatori seguono logiche di mercato, ancor prima che graduatorie e scelte tattiche o tecniche degli allenatori. Così, anche per il classe 2000 a segno in Nazionale contro la Finlandia, è arrivato il monito di Raiola alla Juventus: o gioca o in estate si vedrà cosa può accadere.

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Ovviamente, Moise Kean al momento è un giocatore della Juventus in tutto e per tutto. Ha un contratto che scadrà solamente nell'estate 2020, fra più di un anno ma è pur vero che a 21 anni e con una rampa di lancio oramai conclusasi nel migliore dei modi, si devono precorrere i tempi di un eventuale accordo tra le parti. I rischi sono molteplici, dal perdere il ragazzo a parametro zero senza guadagnare sul cartellino, al vedere scivolare via un patrimonio economico e tecnico rilevante in caso di mancato rinnovo.

Il rinnovo con la Juve? ​Al momento siamo fermi: il ragazzo ha l’obbligo di giocare sempre e poi al momento ci sono diverse considerazioni da fare attorno al giocatore

Il ‘metodo' Raiola, da Ibrahimovic a Donnarumma

Con Mino Raiola si sa, i giochi non sono mai conclusi del tutto. E' uno dei procuratori più importanti sul piano internazionale e da sempre tratta campioni di prima fascia riuscendo sempre a trovare per loro top club con una girandola di trattative quasi infinita. Basti ricordare le mille squadre cui si è sposato Ibrahimovic, i giri d'Europa da parte di Balotelli, il lungo braccio di ferro con il Milan per Donnarumma. Kean è ad un passo da affrontare il medesimo destino.

Quanto vale Kean sul mercato attuale

La carriera di Moise Kean è solamente all'inizio ma in costante ascesa. Tecnica, tattica ed economica. Aspetto, quest'ultimo che interessa moltissimo Raiola. Nel 2017 il ragazzo valeva appena 600 mila euro sul mercato nazionale, oggi supera abbondantemente i 15 milioni. Strappato dalla Juventus alle giovanili del Torino nel 2011, con i bianconeri Kean ha fatto tutta la trafila cadetta fino ad approdare prima in Primavera e quindi in prima squadra. Unica parentesi tra il 2017 e il 2018 a Verona, nell'Hellas.

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Le trattative con Napoli e Milan

La Juventus sul ragazzo punta moltissimo e sembra crederci davvero. La scorsa estate fu il Napoli a farsi avanti. L'idea era semplicemente di avere il giocatore in prestito, per poi studiare il riscatto successivo ma De Laurentiis non ne fu convinto. Diversa invece la trattativa con il Milan: a gennaio c'era l'accordo tra i club e il trasferimento era deciso. La Juve alla fine si ritirò e il Milan piombò su Piatek del Genoa. 

Quanto guadagna Kean nella Juventus

Oggi Kean è uno dei pezzi di mercato più interessanti del panorama italiano e interessa anche l'estero. Mino Raiola lo sa. Il cartellino è valutato 15 milioni ma per strapparlo alla Juventus ne serviranno almeno 20 e un contratto al ragazzo da top player. Oggi in bianconero Kean ha uno stipendio di terza fascia, a 550 mila euro a stagione. Solamente Pinsoglio guadagna meno di lui e davanti ai 31 milioni di Cristiano, ma anche ai 7 di Dybala, ai 6.5 di Pjanic, fino ai 2.3 di Perin o ai 2 di Rugani e De Sciglio, è evidente che si dovrà lavorare al rialzo.

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Quanto ha giocato Kean con Allegri

Oltretutto, Kean in questa stagione è stato utilizzato da Allegri con il contagocce: il ragazzo ha giocato pochissimo (7 presenze, 4 in campionato, 2 in Champions e 1 in Coppa Italia per un totale di 3 gol e 1 assist) mentre nel suo anno a Verona aveva toccato le 20 presenze stagionali, con 4 reti  in totale.

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