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Calciomercato Juventus, per Mkhitaryan confronto con Raiola: ultime news

Il trequartista armeno – gestito da Mino Raiola – potrebbe essere il primo dei rinforzi dell’era post Pogba (sempre che il francese non decida di restare a Torino).
A cura di Alessio Pediglieri
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Il doppio confronto negli ottavi di finale di Champions, la sfida con la Roma (posticipo di campionato) e trattative di mercato che proseguono anche a bocce ferme. Si lavora per giugno dopo aver rinunciato – scientemente – a gennaio d'investire risorse (somme reputate eccessive a fronte delle richieste), piazzare la mossa decisiva. O meglio, l'avrebbero fatto se l'Inter non avesse accelerato per portare l'ex Bayern Shaqiri sotto la Madonnina e se Sneijder non avesse puntato i piedi insieme al Galatasaray. Così, la supercorazzata di Allegri che veleggia nelle acque tranquille della vetta in classifica a +9 dalla Roma, si è ritrovata senza alcun rinforzo particolare (eccezion fatta per l'arrivo di Matri, preferito a Osvaldo caduto in disgrazia all'Inter e adesso al Boca).

Non solo: alla voce partenze qualcosa di importante si è invece mosso e riguarda l'uomo del momento, Paul Pogba valutato con un'asta a partire da 60 milioni di euro ("vale cento milioni", ha ribadito più volte il suo agente, Raiola). Per lui si sta guardando l'orizzonte delle possibilità: le offerte non mancano, anche economicamente ‘indecenti', ma si sta studiano anche l'ipotesi di trattenerlo, malgrado tutto, ancora una stagione a Vinovo. E' per questo che sono ripresi i contatti con Mino Raiola, il potente procuratore del francese che ha proposto la sua visione di mercato offrendo alla Juventus la possibilità di vendere a peso d'oro l'ex United e portare a Torino nuovi campioni. Tra cui, per primo, Henrikh Mkhitaryan giocatore ai margini nel Borussia Dortmund e – non a caso – assistito dallo stesso Raiola.

Asta aperta. Il prezzo su Pogba è presto fatto: non si scende sotto i 60 milioni (sono anche pochi…), il resto è tutto da valutare. Ma fuori da Vinovo c'è già la fila di club pronti a investire cifre folli per il francese oramai diventato a tutti gli effetti un top-player e con una valutazione impressionante. Tanto da poter ripagare da solo un'intera squadra. Un po' quello che sta cercando di far capire Mino Riola a Marotta e Agnelli: vendere oggi Pogba in sovrapprezzo significherebbe riuscire a portare a Torino almeno 2/3 ottimi giocatori e altri 3/4 buone speranze da far crescere, per creare effettivamente un team più forte e pronto da subito a vincere anche in Europa.

Idea Mkhitaryan. Da questo punto di vista ecco che il nome di Henrikh Mkhitaryan non è stato lanciato a caso nel mercato bianconero: il trequartista-attaccante armeno piace da sempre alla Juve e al Borussia non ha mai trovato l'ambiente giusto per sfondare. Un calciatore ottimo per gli schemi di Allegri e che costa anche relativamente poco (25 milioni), dalla buona esperienza internazionale e in piena maturità (26 anni). Che sia assistito anch'egli da Raiola non è un particolare di second'ordine ma potrebbe dimostrarsi un punto di forza per i bianconeri in caso di tratttiva.

Acquisto di Sneijder e rinnovo per Tevez. Con i soldi di Pogba, poi, si potrebbe puntare pesantemente ancora su Sneijder con un accordo stile Inter per Podolski e Shaqiri: arrivo quasi a costo zero con l'obbligo di versare i milioni nelle casse del Galatasaray a giugno, di fronte ai risultati ottenuti e ad eventuali cessioni per far cassa. Se poi ci si aggiunge anche la possibilità di trattenere lo stesso Tevez (nonostante le voci di addio a fine stagione) il gioco sarebbe quasi fatto. Con una Juve orfana di Pogba ma già con una fisionomia da squadra internazionale.

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