Calciomercato Inter: Verratti, Lavezzi, Fernando, Nainggolan. La verità è che Thohir ha altre priorità

La nuova era nerazzurra incominciata ufficialmente dalle parole ufficiali di Moratti e dell'Inter sull'insediamento di Erik Thohir ha scatenato ovviamente il solito giro di voci e rumors attorno al prossimo mercato nerazzurro. Dove molti si attendono qualche colpo milionario a sorpresa con cui il tycoon indonesiano addolcirà al popolo interista il passaggio di consegne che per alcuni rappresenta un vero e proprio punto interrogativo. Dimenticando però, le stesse parole di Moratti e di Thohir che hanno dichiarato congiuntamente che i principali sforzi saranno indirizzati soprattutto al risanamento societario, al riassestamento delle finanze interne, alla rielaborazione dei vertici aziendali (presidenza e CdA) e allo studio di uno sviluppo del brand a livello internazionale che possa espandere soprattutto nei nuovi mercati il marchio ‘Inter' con conseguenti benefici economici costanti e duraturi.
Prima si dovrà scegliere chi si occuperà del mercato – Il mercato non verrà messo in secondo piano o cestinato in attesa di pensarci a tempo debito. La nuova proprietà sa perfettamente che è uno dei temi da monitorare e seguire con attenzione perchè fulcro di termometri importanti soprattutto nei confronti degli appassionati nerazzurri che attendono quali saranno le principali mosse a livello sportivo. Ma ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere e al momento appare quanto meno prematuro stilare una lista di nomi e di obiettivi già individuati dalla società interista. Primo elemento su cui si lavorerà sarà proprio sugli uomini che dovranno continuare a seguire il mercato e l'area tecnica, oggi appannaggio di Ausilio e Branca che non appaiono così sicuri di restare al proprio posto. Un elemento fondamentale che è la base delle scelte e delle strategie future. Così come si dovrà capire per certo se Leonardo, senza più la sospensione da parte della Federcalcio francese e quindi libero da ogni vincolo, ritornerà davvero all'Inter e in che ruolo. Meglio si saprà ad inizi di novembre quando ci sarà un Consiglio d'amministrazione straordinario con Thohir presente dove si comprenderà per certo la suddivisione delle quote e dei ruoli all'interno del nuovo panorama societario.
I soliti nomi: Fernando, Verratti, Nainggolan – I nomi, per restare meramente a delle supposizioni basate su ciò che è stato fino ad oggi, sono noti. I responsabili nerazzurri avevano già messo gli occhi su Radja Nainggolan, il centrocampista del Cagliari che quest'estate è astato ad un passo dal vestire l'Inter e il suo nome (vuoi anche per le origini indonesiane, perfette per creare scenari particolari) è rientrato di prepotenza tra chi prova ad anticipare le scelte che saranno. Con il suo, l'altro nome caldo (ma anch'egli non è una novità) è quello di Marco Verratti, già cercato in precedenza e avvicinato a Milano sponda nerazzurra. Una trattativa che in realtà non è mai decollata, anche se l'ex Pescara oggi al PSG è un giocatore controllato da vicino perchè risponde in tutto al progetto giovani. In questo quadro è verosimile anche l'interesse per Fernando del Porto il cui contratto è in scadenza nel 2014 e che potrebbe liberarsi a buon prezzo: giocatore che piace molto a Mazzarri.
La respondabilità di Mazzarri – Su Mazzarri però ricadranno le maggiori responsabilità della gestione di questa prima parte di mercato, soprattutto nella parentesi di gennaio, la prova del fuoco della presidenza Thohir. Se la squadra continuerà a rispondere su questi livelli ad inizio 2014 si potranno porre le basi per il vero mercato estivo (e qui i nomi si sprecano, da Lavezzi a Pastore, per passare da Jackson Martinez e chi più ne ha più ne metta). Se invece il 2013 si concluderà con un ridimensionamento delle prestazioni e dei risultati è evidente che verrà effettuato qualche intervento immediato. E in questa chiave avrebbero senso le voci attorno a Isla e Vrsaljko in arrivo per gennaio. Certo è che con un'Inter che veleggia in zone alte della classifica e che – al lordo della pesante sconfitta interna contro la Roma – ha fin qui dimostrato di giocare bene, avendo ricostruito un gruppo convinto e concreto, sia davvero prematuro ipotizzare scenari rivoluzionari particolari. Anche se la tradizione vuole che all'arrivo di un nuovo proprietario, la sua entrata sia bagnata da un acquisto da mille e una notte. Ma è una tradizione tutta europea. E Erik Thohir arriva dalla realtà asiatica dove col sorriso sulle labbra si bada più ai fatti che all'apparenza.