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Calciomercato Inter, ultime notizie: tutte le plusvalenze attraverso la Primavera

Il secondo scudetto consecutivo dei giovani nerazzurri guidati da mister Vecchi potrebbe permettere all’Inter di cedere sul mercato nuovi talenti, ottenendo plusvalenze importanti ai fini del Fair Play. Circa 20 milioni, con il fiore all’occhiello di Pinamonti già valutato almeno 7 milioni di euro.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'Inter Primavera ha vinto il suo nono tricolore, battendo in finale la Fiorentina ai tempi supplementari 2-0. Un replay, nella sfida e nel risultato della finale di Viareggio per una stagione dei giovani nerazzurri da incorniciare. Per il tecnico Vecchi, il quarto titolo complessivo, un merito ulteriore per chi prepara i talenti in erba al grande salto.

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Lo scudetto della Primavera è il fiore all'occhiello di una società che si è rimodernata negli ultimi anni con un cambio di proprietà dal quale finalmente iniziano a provenire i primi importanti frutti: l'Under19 miete i propri successi, mentre la prima squadra ritorna in Champions League. Nell'insieme, presente e futuro vanno a braccetto.

I nodi del Fair Play

Anche il mercato festeggia. L'Inter da tempo sa che entro il 30 giugno deve dare 40 milioni all'Uefa per il Fair Play, sfruttando al massimo le plusvalenze. Lo sta facendo con i giocatori che non interessano più, come Nagatomo e Joao Mario, lo ha già fatto con Kondogbia. Ma non bastano.

E' per questo che lo scudetto della Primavera ha un valore inestimabile anche sotto questo punto di vista, perchè giovanissimi giocatori in cerca di fortuna adesso hanno una valutazione sicuramente più alta e permetterebbero alla società di racimolare altri importantissimi soldi entro fine mese.

Primavera, un tesoro di squadra

Certo, l'altra parte della medaglia è quella che nessuno vorrebbe: sacrificare una generazione vincente per questioni economiche. Negli ultimi 4 anno, la Primavera nerazzurra ha prodotto due Scudetti (2017 e 2018), due Torneo di Viareggio (2015 e 2018), una Coppa Italia (2016) e una Supercoppa Italiana (2017). Da un punto di vista calcistico, il serbatoio del vivaio è florido e ricco, la prima squadra dovrebbe approfittarne a piene mani.

Ma non è così: Luciano Spalletti stenta a far rientrare nella sua Inter i giovani, anche i più promettenti, come Pinamonti ad esempio oramai fisso in rosa ma mai in campo. L'idea societaria – e tecnica – è differente: i giovani serviranno per le plusvalenze, far quadrare i bilanci, riportare in cassa i soldi necessari.

I parametri da questo punto di vista ci sono e il mercato non stenterà a farsi avanti con i giovani nerazzurri scudettati: Zaniolo ('99) 4 milioni, Emmers ('99) 4 milioni, Bettella (2000) 3 milioni, Valietti ('99) 2 milioni, Odgaard ('99) 4 milioni. In totale, un ‘pacchetto' attorno ai 12 milioni, più il jolly più ambito, Pinamonti dalla cui cessione eventualmente l'Inter vorrebbe ricavare almeno 7 milioni.

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