Calciomercato Inter, Moratti a Gennaio vuole comprare
Nel media day del mondiale per club organizzato dalla Fifa, Moratti si concede ai microfoni tracciando un primo bilancio della stagione presented operando alcune riflessioni sul passato.
Prima di tutto si parla dell’imminente appuntamento con la storia "Per me è questa una competizione particolare, anche perché l‘Inter è stata la prima squadra a portare in Italia il primo e il secondo di questi trofei. E' una competizione che mi ricorda qualcosa che ho vissuto da ragazzo, con tanta gioia, ma anche tante sofferenza, perché c'è sempre da lottare. Allora si giocava una partita di andata e ritorno, ma una volta finimmo allo spareggio a Madrid: è il ricordo più bello. Ora è cambiata la formula, è diventato un impegno molto più mediatico, ma speriamo di aggiungere il terzo trionfo".
Moratti non dimentica i compagni del passato alla vigilia di questo appuntamento tanto atteso “Dispiace non avere al fianco in questo momento persone che hanno dato molto sia sul piano emotivo che di lavoro: e penso a Giacinto Facchetti e Peppino Prisco. Facchetti meritava di esserci anche come dirigente".
Dopo questo sentito tributo a chi ha perorato la cuasa nerazzura in passato, il patron nerazzuro parte con le pagelle sugli interisti di oggi. Conferisce un 6 ,5 all’inter di Benitez, assicurando i giornalisti di essere pronto ad aumentare il voto in caso di successo al mondiale per club.
In seguito si parla di mercato “I nostri progetti, acquisti o non acquisti non dipenderanno dal Mondiale. Io resto dell'idea che questa sia già una grande squadra, ma vedremo che cosa si può fare a gennaio. Sentirò l'allenatore e decideremo insieme. Ma non sarà un tappare buchi che peraltro non vediamo, ma faremo interventi utili di calciomercato per mettere nuovi tasselli in un progetto per il futuro". C’è anche tempo per rivolgere un pensiero ai protagonisti del recente passato. Un grazie sentito a Mourinho per aver contribuito ai successi dell’Inter e una lieve critica Ibra. Secondo il patron nerazzurro lo svedese,ora al Milan, ha sbagliato ad andare a via, o meglio, ha scelto la stagione meno indicata per farlo, perdendosi quel traguardo europeo importante, figlio di un lungo percorso che soprattutto lui, a suon di gol, aveva costruito con l’Inter.