Calciomercato Inter, Jovetic più vicino di Tourè
Work in progress. Fuori da Appiano Gentile dovrebbe campeggiare questa scritta visto che il quartier generale nerazzurro è già in piena attività in vista del prossimo calciomercato quando si dovranno fare le scelte giuste per rilanciare il club. Difficili, forse dure, probabilmente sacrificando qualche big per avere i soldi necessari vista l'oramai certa assenza di coppe. A confermarlo tra le righe è il ds nerazzurro Piero Ausilio che ammette alcune strategie che sono già arrivate alla stampa e altri intenti che invece potrebbero sorprendere molti, come la volontà di trattenere Icardi e Handanovic, i due top-player che l'Inter farà di tutto per trattenere malgrado oggi non vi siano ancora i contratti rinnovati firmati.
Il tutto, ovviamente nel segno di Mancini, il tecnico su cui si costruirà il progetto e che già in questi primi mesi del suo secondo mandato nerazzurro ha ottenuto importanti arrivi, come Brozovic e Shaqiri elementi che resteranno a formare l'ossatura della nuova Inter. E altri che sono costantemente monitorati, come Yaya Tourè e Stephan Jovetic. Proprio sull'ex viola la pista è apertissima, dice Ausilio che poi rivela quanto già ad inizio 2015 si fosse vicinissimi al giocatore del City: "In passato, più che a gennaio, ci siamo spinti parecchio con Jovetic. Ma l'infortunio di Negredo più il ripensamento del Manchester City non hanno reso possibile la trattativa. E' un profilo che ci interessa, ha qualità anche se non è più giovanissimo. Il problema è che gioca in una squadra importante che pensa più a comprare che vendere. Bisogna convincere il City, magari lui ha l'ambizione di misurarsi in un altro campionato. Sappiamo che è difficile perchè sta bene al Manchester"
Più Jovetic, dunque, che Tourè per quest'estate dove ai sogni si devono contrapporre solide realtà. Mancini ha appeal internazionale, le sue esperienze passate in Inghilterra e Turchia hanno arricchito il bagaglio tecnico dell'allenatore ma soprattutto gli hanno permesso di essere maggiormente conosciuto e stimato: "Mancini è una carta importante e lo ha dimostrato anche a gennaio. E' una persona credibile che ci ha permesso di prendere giocatori importanti come Shaqiri. Sicuramente avrà l'opportunità di parlare con i giocatori che ha allenato, ma anche altri calciatori di caratura internazionale sono affascinati dall'idea di lavorare con lui".
Idee ce ne sono tante, ma bisognerà fare i conti con i soldi e l'autofinanziamento per l'assenza delle competizioni europee e per non incappare in nuove sanzioni da parte dell'Uefa per il fair play finanziario: "Chiaramente, senza Europa non potremo fare un mercato di spessore, ma solo di autofinanziamento. Dovremo prima vendere per comprare. La nostra intenzione è quella di tenere i migliori. Vogliamo allungare i contratti e adeguarli. Ci sono dei dettagli da sistemare, noi riteniamo Icardi un giocatore fondamentale. Handanovic lo vogliamo tenere ugualmente, gli abbiamo fatto una proposta di rinnovo con adeguamento, siamo vicini all'accordo".