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Calciomercato Empoli, il Rubin Kazan piomba su Maurizio Sarri

Il tecnico dei toscani ha conquistato tutti con il gioco espresso dalla sua squadra, neopromossa ma capace di imporsi contro le grandi con personalità e organizzazione. Tanto da destare l’interesse del club che vorrebbe provare a emulare quanto fece lo Zenit con Luciano Spalletti.
A cura di Alessio Pediglieri
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E' uno dei tecnici migliori della nostra Serie A e del calcio in generale e il suo Empoli è una delle squadre che meglio sa stare in campo con disciplina, organizzazione e qualità. Non a caso i toscani, nei promossi, si sono tolti più di una soddisfazione fin qui e appaiono ben attrezzati per il raggiungimento minimo stagionale – la salvezza. Tutto ciò è stato reso possibile da Maurizio Sarri uno dei più stimati tecnici italiani che ha destato l'interesse del Rubin Kazan che vorrebbe imitare lo Zenit nel ciclo vincente che portò un altro allenatore azzurro, Luciano Spallettinel calcio dell'Est. Il contratto di Sarri con l'Empoli scade solo tra due anni, nel 2017, ma questo potrebbe non essere un problema visto la vetrina che la squadra russa regalerebbe al tecnico sarebbe in tutto e per tutto una vera e propria ribalta europea che lo farebbe conoscere al grande pubblico.

Ciò che piace particolarmente dell'allenatore dell'Empoli è soprattutto la serietà con cui affronta partita dopo partita gli avversari, la sua meticolosità nel preparare la tattica, senza lasciare nulla al caso e permettere i propri giocatori di esprimersi al meglio. Che Sarri abbia estimatori esteri non è un mistero, è solo qui da noi che non viene molto apprezzto perché semplicemente preferisce il lvoro sul campo alle ribalte televisive ma al Castellani si vedono diversi colleghi provenienti da Germania e Giappone per apprenderne il metodo.

Oggi l'Empoli vanta ben otto punti sulla terzultima con sole 7 sconfitte in cantiere  – meno della Lazio e dell'Inter per intenderci – e un ruolino di marcia che fa ben sperare per la permanenza in serie A. I fiori all'occhiello di questa stagione in massima serie sono rappresentati dalla vittoria in casa contro il Palermo di Dybala per 3-0 e contro la Lazio per 2-1 ma anche e soprattutto i pareggi contro Milan (sia in casa che a San Siro), Roma (all'Olimpico), Fiorentina (al Franchi), Inter (al Castellani) e Napoli (al San Paolo) guadagnandosi sul campo il ruolo di piccola mina vagante difficilissima da battere. Perché se è vero che l'attacco non è prolifico (soli 25 reti) la difesa regge bene l'urto avversario con soli 27 gol al passivo a dimostrazione di una quadratura di squadra e di un collettivo che ormai sa giocare a memoria. Sarri arriva non a caso ha in mano la squadra dal giugno 2012, quando subentrò ad una serie infinita di esoneri (da Aglietti a Pillon a Carboni) per costruire quella che oggi è una splendida realtà. Con un mix di senatori e di giovani che stanno crescendo, come il portiere scuola Napoli Luigi Sepe, Daniele Rugani futuro juventino, Riccrdo Saponara rientrato dal Milan, Simone Verdi acquistato dal Torino o Matis Vecino altro giovane in prestito dalla Fiorentina. Il tutto con giocatori già maaturi ed esperti come il duo d'attacco Tavano-Maccarone o Mirko Valdifiori e Daniele Croce.

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