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Calciomercato, cosa manca alle big di Serie A

La Juve ha cannibalizzato anche le trattative, al Napoli manca una vera punta per il dopo Higuain così come alla Roma dove c’è il solo Dzeko. La nuova proprietà cinese ha ridefinito l’Inter, il Milan è rimasto fermo: adesso tocca a De Boer e Montella renderle squadre. La Lazio può essere la mina vagante.
A cura di Alessio Pediglieri
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Sessione estiva di calciomercato chiusa. Tutte le squadre hanno fatto le loro scelte, chi in tempo, chi spendendo tanto, chi lavorando di parsimonia. E chi non riuscendo a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati. Tra le big della Serie A, applausi per la Juventus cannibale anche nelle trattative mentre le avversarie hanno dovuto sudare le classiche sette camicie per ridare qualità ai propri organici. Dal Napoli alla Roma, dal Milan all'Inter, alla Lazio. Ecco cosa c'è e soprattutto cosa manca per raggiungere la perfezione.

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Juventus ‘cannibale' anche sul mercato

Max Allegri non ha di che recriminare. L'intento era di rinforzare la Juventus e l'obiettivo è stato raggiunto. "Ci sono pochi giocatori in grado di aumentare le nostre qualità" aveva detto il tecnico. Sono arrivati a centrocampo Pjanic e Cuadrado, in difesa Benatia e Dani Alves, in avanti Higuain. Tutti acquisti al top che hanno lenito il dolore della perdita di Pogba, finito al Manchester United di Mourinho, che l'ha pagato a peso d'oro. Se oggi la Juve può garantirsi un gruppo ancor più completo e competitivo dell'ultima stagione, ciò che manca ai bianconeri sono un reale sostituto dell'eterno Buffon e un vera alternativa a Pogba. Per il resto, Allegri può puntare dritto al sesto tricolore e lanciare la sfida alle grandi d'Europa.

Napoli, investimenti mirati

Gli azzurri hanno lavorato molto in estate, segnata dalla partenza di Higuain cui non si sono potuti opporre. Il rischio sarebbe stato di trovarsi con un giocatore scontento e un ambiente disunito. Alla fine De Laurentiis ha optato per la via più breve: ottenere la clausola e provare a cambiar volto. Ne è nato un Napoli che non ha voluto rifarsi un look che già piace a sufficienza a mister Sarri. Ma i partenopei potrebbero diventare la vera incompiuta dell'estate. Sono stati tantissimi i nomi accostati al Napoli, altrettanti quelli ufficialmente cercati e mancati. Su tutti, Mauro Icardi decantato quale perfetto anti Higuain. Alla fine è arrivato Milik, polacco dai numeri da campione, ma scommessa aperta con cui provare a vincere il banco.

Roma, pesa il flop in Champions

Spalletti non ha rivoluzionato la rosa. Sembrava dovessero partire in tanti dopo l'ultima parte di stagione in cui i giallorossi sono affondati per poi rialzare la testa grazie alle giocate di capitan Totti. Proprio il numero 10, insieme a De Rossi, a Dzeko dovevano partire. Una rifondazione che poi non è arrivata. La partenza a inizio estate di Pjanic ha cambiato le carte in tavola. Più che a pensare ad acquistare, la Roma si è trovata a doversi difendere dagli attacchi esterni: Nainggolan e Manolas sono stati trattenuti a ogni costo, così come si è fatto di tutto per riavere in porta il polacco Szczęsny, in prestito dall'Arsenal, riscattando Salas dalla Fiorentina e El Sharaawy dal Milan.  La squadra avrà l'occasione di dimostrare che cambiando poco, sa già lo spartito da recitare a memoria. Ma ciò che manca è una reale alternativa offensiva a Dzeko: se il gigante fallisce ancora, la leggerezza di Perotti e compagni potrebbe diventare un handicap.

Inter rivitalizzata dal Suning

120 milioni spesi e non sentirli. Il Suning di mister Zhang ha messo mano al portafogli come il miglior Moratti. La proprietà cinese ha cambiato tutto o quasi, persino in panchina accogliendo i desideri di Thohir che da sempre era alla ricerca di De Boer. I nerazzurri hanno cambiato più di una pelle perché in questo mercato hanno vissuto due fasi distinte: la prima con Mancini che ha richiesto (e ottenuto solo in parte) alcuni giocatori, la seconda con De Boer che si è ritrovato degli acquisti non voluti (Erkin) pretendendone altri in corsa. In generale appare una squadra ben più completa che in passato ma in avanti, oltre al solito Icardi c'è perplessità per chi dovrà segnare mentre manca ancora la spinta sulle fasce difensive.

Milan in mezzo al guado

Stesso discorso dell'Inter anche se ha speso meno soldi. La dirigenza cinese ha aperto al mercato cambiando innanzitutto in panchina, con l'avvento di Vincenzo Montella. L'Aeroplanino ha potuto valutare la rosa a disposizione e a metterci mano con il portafoglio vuoto. E' arrivato Lapadula in avanti, colpo dell'estate rossonera ma soprattutto è rimasto Carlos Bacca, bomber vero che il Milan voleva vendere per far cassa ma che le alchimie di mercato glielo hanno proibito. Per il resto, la squadra è quella che aveva in mano Mihajlovic, modesta nella qualità e nella quantità. Anche in questo caso, la formula giusta è che i giocatori già si conoscono ma un paio di inserimenti tra difesa e centrocampo sarebbero stati graditi.

Lazio

Per Lotito è stato un mercato subito in salita. La grana Bielsa avrebbe potuto condizionare in negativo le scelte della nuova Lazio ma alla fine il presidente è stato bravo a ritornare sui propri passi scommettendo su Simone Inzaghi. Così il mercato celeste è decollato e ha ottenuto anche dei buoni risultati se si pensa all'inserimento in avanti di Immobile senza perdere (Klose a parte) nessuno dei propri attaccanti. Se Balde Keita rientrerà nei ranghi in avanti questa Lazio fa davvero paura. Manca forse di un assetto difensivo all'altezza: tanti i volti nuovi in area di rigore sui quali sarà il tempo a dare un giudizio. A centrocampo si è cambiato poco o nulla, ma si è perso Candreva sostituito con Luis Alberto.

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