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Calciomercato, Cairo: “Cassano al Torino? Assolutamente no!”

Il presidente granata si gode l’ottimo momento della sua squadra, chiude le porte all’ex giocatore del Parma e dice la sua sulla polemica tra Juventus e Milan: “E’ una cosa poco simpatica per i tifosi”.
A cura di Alberto Pucci
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Tutti lo vogliono, nessuno se lo piglia. E' strano il destino di Antonio Cassano che, dopo la rescissione del contratto con il Parma, è ancora alla ricerca di una squadra con la quale ripartire. Dopo le indiscrezioni che lo volevano vicino a diverse società (tra queste Inter e, soprattutto, Bari), il fantasista pugliese è stato accostato anche al Torino di Urbano Cairo. Un'idea che ha solleticato la curiosità di molti tifosi granata ma lasciato impassibile il numero uno che, durante un evento organizzato da uno sponsor, ha chiarito una volta per tutte la sua posizione: "Cassano al Torino? Assolutamente no – ha dichiarato Cairo – Siamo a posto così e, nel caso, cerchiamo ragazzi di prospettiva e uomini di esperienza che possano pensare allo spogliatoio. In questo momento godiamo di una buona classifica e l'abbiamo ottenuta facendo molta attenzione al bilancio, che è in attivo. La società non ha un euro di debito con le banche e gli stipendi vengono pagati puntualmente. Credo che anche i miei tifosi, che mi danno del ‘braccino', possano essere contenti".

Orgoglio granata – Dopo aver salutato Immobile e Cerci, nessun tifoso avrebbe mai scommesso sull'attuale posizione di classifica della squadra granata e, soprattutto, sul passaggio del turno in Europa League. Musica per le orecchie di Urbano Cairo, che non aspettava altro per mettere i puntini sulle "i" e rimettere al loro posto i malpensanti: "Dopo vent'anni siamo tornati protagonisti in Europa, vincendo sei delle dieci partite disputate – ha sottolineato Cairo – Nel ranking Uefa stagionale il Toro è davanti a Inter e Milan ed è a pari merito con la Roma". Merito di scelte societarie azzeccate, di giocatori capaci e talentuosi e dell'esperienza di un tecnico come Giampiero Ventura: "Lui è il mio allenatore preferito e non lo cambierei con nessun'altro". L'epilogo del monologo presidenziale, ha toccato il tema del giorno: le polemiche tra Galliani e la Juventus, nate dopo il gol di Tevez. Una diatriba dalla quale Cairo preferisce stare alla larga: "Ho seguito poco la vicenda, anche perché preferisco il calcio giocato. trovo che siano poco simpatiche per la gente e che siano schermaglie non di altissimo livello. Dobbiamo pensare in maniera compatta e dare una direzione di marcia retta al calcio italiano".

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