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Calcio, Dino Zoff: “Il mondo è fatto dagli uomini, non dalla Var”

In occasione della cerimonia per i “Collari d’Oro”, molti protagonisti di quella incredibile cavalcata hanno rivissuto i momenti più belli del Mondiale 82. Tardelli: “L’urlo e il gol, i momenti più epici”, Pablito “Tornati a casa, tanta gente sembrava la fine della guerra”. Zoff: “Esportammo l’Italia nel mondo”
A cura di Alberto Pucci
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Roma come Madrid, la Casa delle Armi al Foro Italico come la tribuna del Santiago Bernabeu. Solo per un giorno, alcuni componenti della Nazionale italiana, che vinse la Coppa del Mondo nel 1982, si sono ritrovati per festeggiare nuovamente quell'incredibile impresa. In occasione della consegna dei "Collari d'Oro 2017", massima onorificenza dello sport italiano che ogni anno viene consegnata ad atlete e atleti di casa nostra, Dino Zoff, Paolo Rossi e Marco Tardelli, insieme alla figlia dell'allora ct Enzo Bearzot e al figlio di Gaetano Scirea, hanno alzato ancora la Coppa del Mondo e ricordato degli indimenticabili momenti.

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"Resta un trionfo per il calcio italiano e per tutti gli italiani – ha spiegato l'ex capitano Zoff – Portammo il nome dell'Italia nel mondo nelle condizioni migliori, con delle prestazioni sia sportive sia etiche. Quando rivedremo un'Italia formato Spagna? Purtroppo ci vorrà del tempo".

Le parole di Tardelli e Rossi

Il gol e l'urlo

Davanti allo sguardo del Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, del Ministro dello Sport, Luca Lotti, del numero uno del Coni Malagò e di quello della Fifa Infantino, anche Marco Tardelli e Paolo Rossi si sono abbandonati ai ricordi: "Spero di non essere famoso solo per quell'urlo liberatorio dopo il gol alla Germaniaha scherzato TardelliIl gesto più bello fu il gol, poi il resto è quello che usciva dal cuore. Bearzot e Scirea? Ci mancano tanto".

Sembrava la fine della guerra

"Mi piace il fatto che siamo tutti quaha aggiunto Paolo RossiBearzot era un sostenitore del gruppo, perché senza quello non si va lontano. Il ritorno in Italia con il presidente Pertini? Da Ciampino al Quirinale c'era tantissima gente, sembrava la fine della guerra, la liberazione". Oltre all'emozione della figlia del compianto Bearzot, anche il figlio di Scirea si è commosso al ricordo del padre: "Mi capita spesso di rivederlo quel Mondiale, sono ricordi bellissimi e sono orgoglioso di essere qui nel ricordo di mio papà".

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