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Cairo attacca: “La Juve che conta 32 e non 30 scudetti è un cattivo esempio”

Il presidente del Torino, Cairo, commenta gli incidenti scoppiati prima e durante il derby dell’Olimpico vinto dai granata: “Bisognerebbe darsi tutti una regolata”
A cura di Maurizio De Santis
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La vittoria nel derby e un'Europa che non è poi così lontana. A due punti dalla Fiorentina – franata in casa contro il Cagliari – la squadra di Ventura può ancora sognare l'ennesima impresa della stagione: dopo aver ben figurato in Coppa, i granata si preparano a un finale di stagione che li vede ancora in corsa per restare aggrappati a quell'Europa League lasciata dopo aver ben figurato anche nel doppio confronto con lo Zenit San Pietroburgo. A trascinare la squadra è Fabio Quagliarella: 13 gol finora e, ironia della sorte, è toccato proprio a lui – ex di turno – castigare la ‘vecchia signora'. Poi ci sono tutta la carica e la grinta del cuore Toro che ha in Darmian e Glik le colonne portanti in difesa. Sotto la Mole, anche sulla sponda opposta del tifo, è lecito attendere un esito positivo: pur privi di Cerci e Immobile, i gemelli del gol che avevano richiamato alla memoria le imprese di Pulici (alias, Puliciclone) e Francesco ‘Ciccio' Graziani, i granata registrano in classifica 2 punti in più rispetto a quell'esperienza. Nessun rimpianto, non ce n'è motivo. E carica a testa bassa.

E' stato così contro la Juventus, sarà altrettanto anche nelle prossime giornate a cominciare dalla trasferta di Palermo. A rovinare parzialmente la festa del Toro sono stati gli incidenti che hanno caratterizzato il derby prima (con l'aggressione al pullman della Juventus) e durante la partita (il lancio della bomba carta dal settore degli juventini). Ospite della trasmissione ‘Tiki-Taka', ai microfoni di Mediaset, il presidente Cairo non ha risparmiato stoccate ai bianconeri relativamente al clima pessima che ha fatto da cornice alla stracittadina: "Bisognerebbe darsi una regolata. Il fatto che la Juventus continua a non accettare che gli scudetti sono 30 e non 32 non è una bella cosa, così non si rispettano le leggi e le istituzioni. Questo è un cattivissimo esempio verso i tifosi".

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