Cagliari-Juventus, Serie A, Delneri: lo stato d’animo è ottimo, ripartiamo da Palermo
Gigi Delneri, presentatosi nella consueta conferenza stampa alla vigilia del match Cagliari-Juventus, non ha il minimo dubbio sulla sua squadra e sulle motivazioni per approcciare al meglio la trasferta in terra sarda, sopratutto dopo i "fattacci" di Palermo.
Ecco come il tecnico di Aquileia delinea lo stato d'animo dei suoi: "Ottimo, ottimo nel senso che si sono resi conto d'aver fatto una partita importante pagando dazio nei primi venti minuti perché… dove il Palermo ci ha fatto due gol, poi però abbiamo avuto una reazione diversa rispetto alla partita dell'Udinese. Siamo stati molto più intensi, abbiamo creato diverse occasioni da gol. La squadra mi sembra che abbia prodotto un calcio che ha fatto tornare un po' di fiducia in quello che possiamo fare da qui alla fine".
Inevitabile anche la domanda sulla designazione arbitrale di Rocchi dopo gli errori di Morganti in Palermo-Juventus 2-1: "Io su questo punto credo che se ne sia parlato abbastanza. Devo dire non cambio idea su quello che ho detto mercoledì sera. Son sempre di quello che avviso, ma vuoi anche lasciare perdere il fattore arbitrale. Parliamo del Cagliari, mi sembra la cosa più importante in questo momento qui. Una partita fondamentale per noi per vedere se i progressi di Palermo, nonostante la sconfitta, possono essere evidenti e che ci darà garanzie per il futuro. Io penso che si è già parlato abbastanza del fattore di mercoledì, si potrebbe parlare all'infinito di quello che è successo quest'anno. Meglio parlare di calcio, calcisticamente parlando, come giocatori".
In conclusione anche un pensiero su quel quarto posto in Serie A sempre più lontano ma ancora raggiungibile dai bianconeri : "Per l'amore di Dio. Ma quindici partite a disposizione… I bivi, il bivio si racconta quando si arriva a maggio e non si ha più tempo per recuperare i punti perduti. La Juventus non può fare calcoli in questo momento qui, anche perché è un momento di recupero giocatori, è un momento che non ci dice bene come concetto: nel calcio certe volte un tiro, un palo cambia la mentalità no?, o dentro o fuori. Quindi il problema è riuscire a recuperare noi stessi e io ho visto che a Palermo, perlomeno da quello che ho potuto vedere io, dopo un'inizio così teso, ha lavorato bene e ha prodotto il massimo che poteva fare in quella partita. E non è semplice produrre quella sensazione di poter combattere palla su palla in un campo come quello del Palermo che è divenuto complicato per tutte le squadre nei corsi degli anni"