Cabezas, 5 cose da sapere sul talento dell’Atalanta che ha stupito il Sudamerica
La sorprendente Atalanta di Gian Piero Gasperini ha ancora un asso nella manica: un altro giovanissimo arrivato la scorsa estate a Zingonia che per il momento non è ancora riuscito a trovare spazio tra le file della Dea ma che si è messo in mostra nell’ultimo Sub 20. Si tratta dell’esterno offensivo ecuadoregno classe ‘97 Bryan Cabezas. Ecco cinque curiosità su di lui per conoscerlo meglio.
La bellissima avventura in Copa Libertadores
A dispetto della giovanissima età Cabezas ha già una grande esperienza internazionale. Il ragazzo di Quevedo è stato infatti uno dei protagonisti dell’incredibile cavalcata dell’Independiente del Valle nell’ultima edizione della Copa Libertadores arrestatasi solo in finale al cospetto del più blasonato Atletico Nacional, dopo però aver eliminato anche il Boca Juniors di Carlitos Tevez. Per Bryan 15 presenze e 3 gol nella massima competizione per club del Sudamerica.
Lontano da casa a 11 anni per inseguire un sogno
Fin da piccolo il giovane Bryan aveva le idee molto chiare su quale fosse il suo futuro. E fu così che già ad 11 anni lasciò Quevedo, la sua città natale, mamma Maria del Carmen Segura, papà José Alfredo e il fratello Giancarlos, per trasferirsi nella provincia di Los Ríos e giocare nel Norteamérica, per coronare il suo sogno: diventare calciatore professionista. I primi tempi lontano dai cari non furono dei più facili, l’adattamento fu complicato, ma con il passare del tempo però, Cabezas riuscì ad integrarsi bene nel gruppo, e vi rimase fino al 2012, quando fu ingaggiato dall’Independiente del Valle.
Cabezas è già entrato nella storia dell’Atalanta
Bryan Cabezas, non ancora sceso in campo con l’Atalanta, è già entrato nella storia del club bergamasco. Il giovane Bryan infatti, sarà il primo ecuadoregno a vestire la maglia dell’Atalanta, in quasi 110 anni di storia. Una storia incredibile la sua, dato che sembra già un predestinato. Cabezas ha fatto parlare di sé in Coppa Libertadores per i suoi gol e i suoi assist al bacio che hanno incantato il pubblico presente sugli spalti. Un calciatore seguito molto anche dai brasiliani del Gremio. Il club che lo ha tesserato, appunto l’Atalanta, guarda caso, ha come simbolo la ninfa della corsa, un vero segno del destino per Bryan che ha attirato l’attenzione degli osservatori proprio per le sue doti di velocità e dribbling in piena corsa sulla fascia sinistra, la sua preferita. E’ infatti un mancino naturale e gode di una discreta fisicità.
Un modello da seguire al Manchester United
Cabezas, soprannominato dai sostenitori “negriazules”, “Mister Bryan”, intervistato tempo fa, invogliato a rivelare il suo modello d’ispirazione, rispose che il suo calciatore preferito è Antonio Valencia, esterno destro del Manchester United di Josè Mourinho. Il connazionale ecuadoregno, viene soprannominato “El Ferrari”, vista la sua incredibile velocità. Valencia si è affermato nella Premier, anche se lui gioca sulla fascia destra. Cabezas spera di seguire le sue orme, magari proprio in un club glorioso come i Red Devils.
Cabezas, la speranza mancina dell’Ecuador
Esterno offensivo di piede sinistro, Cabezas è adatto soprattutto a giocare in un attacco a tre o a fare l’esterno alto in un 4-2-3-1. Preferisce agire sulla fascia destra, ma non disdegna la possibilità di giocare sull’altra corsia. Tipico giocatore latino, alto e dal fisico asciutto, dal passo svelto e dalle gambe veloci è abile non solo nel breve ma anche in allungo con una progressione niente male. Estroso, fantasioso ed in possesso di buon dribbling, l’atalantino calcia bene anche di destro e spesso predilige il movimento a convergere per calciare col piede forte a giro, un talento importante che, di sicuro, col giusto spazio, potrebbe esplodere da un momento all’altro.