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C’è un’Italia che è a un passo dal Mondiale. È quella femminile

Mentre l’Italia dei maschietti si appresta ad osservare, ahinoi da spettatori, la rassegna iridata, le azzurre del Ct Bertolini archiviano il pass per Francia 2019 mantenendo alto l’onore del nostro movimento.
A cura di Salvatore Parente
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Mancano pochissime settimane all’inizio del mondiale in Russia di quest’anno domini 2018 e, quella storica eliminazione da parte dell’Italia di Ventura, fra speranze di ripescaggi ed un movimento ancora tutto da ricostruire, sta per concretizzarsi. Sui teleschermi, non vedremo il consueto azzurro per la delusione di un intero popolo che respira football e per alcune generazioni che non vivranno, magari fra i banchi di scuola a preparare una maturità, le gare della Nazionale. In definitiva: qualcosa di sportivamente terribile.

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Eppure, l’attesa di assistere ad una rassegna iridata potrebbe essere meno lunga dei quattro canonici anni, di qui al Qatar nel 2022. Le donne, e che donne, del pallone, grazie al successo di oggi per 2-1 sul Belgio sono ad un amen dallo strappare il pass per il mondiale femminile in Francia del prossimo 2019 dimostrando, ai maschietti, come si vince e si superano avversari importanti.

La corazzata azzurra non conosce stop: girone a punteggio pieno

Il Ct Milena Bertolini ha di che essere orgogliosa delle sue ragazze: in sei partite, infatti, le azzurre le hanno vinte tutte battendo, nell’ordine, Moldova, Romania, Portogallo e Belgio portandosi, a due turni dal termine, ad un soffio dalla qualificazione per la Francia. Il tutto, come nelle migliori tradizioni italiane, con 15 gol realizzati e solo due subiti. La difesa prima di tutto. Eppure, la gara di oggi, disputata sul manto erboso del ‘Mazza’ di Ferrara, non è stata semplice con le ragazze, forse un po’ distratte dal Buffon della situazione, il difensore Sara Gama premiata per le sue 100 apparizioni in azzurro, a passare in svantaggio già al 37’ del primo tempo con rete di Cayman.

Il carattere delle ragazze del commissario tecnico però, è quello delle grandi squadre, delle formazioni che non si abbattono alla prima difficoltà e reagiscono, subito.

La Rosucci prima e la Girelli poi, a 10 minuti dal termine, infatti, ribaltano tutto, spediscono la compagine ospite a Bruxelles ipotecando, dunque, il passaggio del turno e lanciando, pure, un bel messaggio agli uomini: in tempi di magra per i maschietti, l’onore della Nazionale è ben difeso dal cosiddetto, ma fatemi il piacere, ‘sesso debole’.

Maschi contro femmine: nel calcio vincono le donne

In altri sport, uno su tutti il tennis, il divario fra i sessi per quanto riguarda le formazioni nazionali sembrava un must, una sorta di norma, di fatto, da qualche tempo, acquisito. Nel calcio, invece, questo predominio, che manda in soffitta il machismo, è una assoluta novità specie per l’incredibile insuccesso della compagine nostrana contro la Svezia nel recente Playoff mondiale. Una ‘Caporetto’ calcistica che si affianca a questo meraviglioso risultato con le donne, meno oggetto di attenzione mediatica, mal pagate (almeno rispetto agli uomini) e pure lontane dalla rassegna internazionale dal 1999, brave a restituire un po’ di gioia ai tifosi italiani fieri di quelle donne che, più per passione che per guadagno, giocano a pallone, indossano quella gloriosa casacca e lo fanno con grossi dividendi. Un esempio, speriamo seguito dal nuovo corso maschile, con la dedizione per questo sport e questa maglia ma anche per lo sviluppo dei settori giovanili che, finalmente, con una rosa dalla media età di 25,4 anni, sta portando la nostra selezione nel Gotha del football femminile.

Come ci si qualifica al Mondiale

Il Mondiale femminile prevede un ‘cerimoniale’ per le qualificazioni piuttosto semplice. Per gli otto posti riservati alle formazioni europee, infatti, le prime sette dei sette gironi presenti ottengono subito l’accesso al tabellone principale transalpino. L’ultimo posto, invece, viene conteso dalle quattro migliori seconde con i migliori risultati contro la prima, terza e quarta del gruppo che si affronteranno, in gare di andata e ritorno, fino ad occupare l’ultima casella disponibile.

La classifica dell’Italia:

  1. Italia 18 punti (6 giornate)
  2. Belgio 10 (5 giornate)
  3. Portogallo 4 (4 giornate)
  4. Romania 4 (5 giornate)
  5. Moldova 1 (6 giornate).
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