Bye Bye Crotone. Napoli ‘salva tutti’ ma Spal, Chievo, Udinese e Cagliari fanno da sole
Sono serviti gli ultimi 90 minuti di campionato per stabilire quale delle cinque squadre ancora a rischio retrocessione dovesse fare compagnia a Verona e Benevento. Alla fine a pagare dazio è stato il Crotone di Walter Zenga che con la sconfitta di Napoli ha dovuto salutare la Serie A dopo due stagioni di militanza nell'elite del calcio italiano. Ma andiamo adesso a vedere nel dettaglio cosa è successo in quest'ultima giornata di campionato nei match che hanno visto impegnate le compagini coinvolte fino alla fine nella lotta salvezza conclusasi con epilogo negativo soltanto per i calabresi.
Napoli – Crotone
Il Crotone di Walter Zenga si presenta al San Paolo costretto a fare punti per sperare di riuscire ad evitare la retrocessione in Serie B all'ultima giornata proprio come accaduto nella passata stagione. Di fronte però i calabresi si sono ritrovati un Napoli spinto dalla volontà di congedarsi dal proprio pubblico con ultima grande prestazione per suggellare una brillantissima stagione che ha regalato tantissime gioie ai supporters partenopei. Situazione complicata dunque per i pitagorici, che si fa quasi drammatica quando Milik, preferito dal primo minuto a Mertens, su preciso assist di Insigne deposita in rete di testa portando in vantaggio la compagine di Maurizio Sarri.
I calabresi con grande orgoglio provano a rientrare in partita ma ad andare in gol è ancora una volta il Napoli che trova il 2-0 con Callejon servito dal solito Insigne. Una marcatura queste che manda completamente al tappeto la compagine di Walter Zenga che accusa il colpo. Nella ripresa i partenopei calano il ritmo mentre il Crotone prova una rimonta che avrebbe del clamoroso con la forza della disperazione, ma a sfiorare la rete sono ancora i padroni di casa che centrano un palo con il subentrato Mertens. Al 90′ arriva poi il gol della bandiera per i calabresi siglato dal giovanissimo Tumminello che serve soltanto a rendere meno amaro il saluto alla massima serie.
Spal – Sampdoria
La Spal di Leonardo Semplici sa che ha il destino nelle proprie mani, vincendo contro la Sampdoria di Marco Giampaolo al Mazza avrebbe infatti la certezza aritmetica della salvezza. E così gli spallini partono fortissimo riuscendo a conquistarsi un calcio di rigore per fallo di mano di Caprari che Mirko Antenucci trasforma portando così immediatamente in vantaggio i padroni di casa. Per l'attaccante dei ferraresi si tratta del decimo gol realizzato in questa Serie A. La Spal vede dunque la salvezza che diventa ancora più vicina con le buone notizie che arrivano da Napoli e con l'espulsione per somma di ammonizioni di Caprari che consente alla compagine di Semplici di giocare in superiorità numerica dal 33′ del primo tempo. In avvio di ripresa ci pensano Alberto Grassi e nuovamente Antenucci a portare a distanza di sicurezza gli spallini. Inutile la rete doriana del polacco Kownacki che fissa il risultato finale sul 3-1.
Cagliari – Atalanta
Alla Sardegna Arena il Cagliari di Diego Lopez si gioca tantissimo contro un'Atalanta che non ha però alcuna intenzione di fare da sparring partner avendo ancora la possibilità di qualificarsi direttamente alla fase a gironi della prossima Europa League, evitando così le forche caudine dei turni preliminari. A partire meglio però sono i padroni di casa che vanno vicino al gol in due occasioni che trovano però pronto alla risposta il reattivo Gollini. La partita si sposta poi sui binari dell'equilibrio con le due squadre che si sfidano a viso aperto con gli ospiti che si fanno sempre più pericolosi dalle parti di Cragno, mentre i sardi si affidano soprattutto a veloci ripartenze. A tre minuti dal termine su calcio d'angolo arriva il gol di Ceppitelli che porta in vantaggio i rossoblu che regalerà ai padroni di casa la certezza aritmetica della salvezza. Alla Sardegna Arena finisce infatti 1-0 con Caldara che nel recupero sbaglia il calcio di rigore del possibile pareggio orobico che non avrebbe però cambiato nulla per quel che riguarda la classifica finale.
Udinese – Bologna
Alla Dacia Arena alla vigilia la bilancia delle motivazioni pendeva nettamente a favore dell'Udinese di Igor Tudor che con una vittoria scongiurerebbero l'incubo retrocessione, mentre il Bologna che ha raggiunto la salvezza con largo anticipo sembra essere già da molto tempo in vacanza (una sola vittoria nelle ultime 11 gare). Una situazione che non viene smentita dal campo dato che i padroni di casa fin dall'inizio del match stazionano stabilmente nella metacampo emiliana trovando alla mezz'ora del primo tempo il gol del vantaggio con la terza marcatura stagionale di Fofana (1000° gol della Serie A 2017/2018). Nella ripresa i bianconeri vanno vicini al raddoppio con la conclusione di Kevin Lasagna che si stampa però sul palo, ma all'Udinese basta l'1-0 finale per centrare la salvezza senza curarsi delle avversarie.
Chievo – Benevento
Nonostante le grandi motivazioni che avrebbero dovuto spingere il Chievo di Lorenzo D'Anna, al Bentegodi a fare la partita è il già retrocesso Benevento di Roberto De Zerbi che fin dal primo minuto ha il netto predominio sia per quel che riguarda il possesso del pallone che per le occasioni da rete create. Ma nell'unica chance creata nel primo tempo sono i clivensi a trovare la rete con Inglese che verrà però poi annullata dall'intervento del VAR per una netta posizione di fuorigioco del centravanti gialloblu. Il bomber dei padroni di casa si rifà però in avvio di ripresa mettendo a segno il gol dell'1-0 che porta in vantaggio il Chievo scacciando definitivamente i fantasmi retrocessione.