Bundesliga: tutti pazzi per Podolski jr, Lukas “Calma, ha solo 7 anni”

Anticipare le concorrenti e ingaggiare i futuri campioni quando sono ancora in erba. Oramai il calciomercato ha abbassato da tempo l'asticella dell'età in cui seguire i giovani possibili talenti ma a volte si esagera. Come nel caso del figlio di Lukas Podolski, il tedesco ex Arsenal approdato a gennaio a Milano e che probabilmente già a giugno lascerà – senza tanti rimpianti – l'Inter per tornare a Londra o in Germania. Dove sarebbero pronti a scatenare una vera e propria asta sul figlio di sette anni, Louis considerato un talento in erba da crescere e ingaggiare già da subito. Ma Podolski ha detto no: malgrado goda di una stima quasi incondizionata nel suo Paese, l'attaccante dell'Inter ha posto un veto invalicabile. Louis è ancora troppo piccolo, meglio lasciarlo divertire al parco. Per il calcio dei grandi c'è ancora tempo.
Papà Lukas ha le idee chiare attorno al proprio figliolo ma anche come si debba comportare il mondo del calcio con i giovanissimi: "Leverkusen, Colonia e Borussia Moenchengladbach vogliono rovinarlo: a quell'età è folle pensare solamente che debba essere ingaggiato da un club professionistico", ha detto l'attaccante dell'Inter a Playboy, nell'edizione che in Germania è uscita stamattina. "I bambini vengono messi troppo presto sotto pressione. A quell'età ci sono i primi impegni scolastici, se aggiungiamo anche quelli con la squadra di club, diventa troppo. A 11-12 anni magari il calcio nemmeno gli piace più".
Concetti semplici e chiari che non ammettono repliche: "Impensabile che a quell'età si segua un piano nutrizionale o che si venga sgridati per un passaggio sbagliato. Louis può fare come me: se vuole a 11 anni va al Colonia. Prima no. Mio figlio è fortissimo; io a quell'età non ero così. Per me però sarebbe malsano se andasse a giocare in società come quelle alla sua età. Deve divertirsi al parco con gli amici, al massimo può giocare con la squadra del paese"