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Bundesliga, protesta contro il Monday Night: il calcio-spezzatino non piace più ai tifosi?

Dopo il lancio di palline da tennis in occasione della gara interna dell’Eintracht di lunedì scorso, ieri sera 15mila tifosi hanno disertato lo stadio per Borussia-Augsburg. Una protesta contro il posticipo del lunedì sera, che sta dilagando a macchia d’olio. E se arrivasse anche in Italia?
A cura di Alessio Pediglieri
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Nel gennaio del '62 Rita Pavone spopolava con "La partita di pallone". Un inno alla gara domenicale che diventava puntualmente il cruccio di tutte le mogli dei tifosi pronti a lasciare ogni incombenza per assistere alla gara della propria squadra del cuore. Oggi, a distanza di più di 50 anni, la partita di pallone è raddoppiata, triplicata, si è spezzettata in infiniti momenti. Rendendo più che anacronistico quel testo che tanto è stato canticchiato almeno una volta nella vita dagli italiani.

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Il calcio-spezzatino, così oggi viene chiamato. Per significare semplicemente che ogni santo giorno c'è una gara da disputare, una partita da vedere. All'inizio era la domenica pomeriggio, poi l'intero weekend, quindi diversi orari distribuiti tra sabato e domenica. Poi, il venerdì sera, ora anche il lunedì. E questo solo per il campionato.

Il calcio imposto tutti i giorni

Se si vogliono inserire anche le Coppe, non c'è giorno in cui non si giochi: martedì e mercoledì per la Champions, il giovedì dedicato all'Europa League, quando non ci sono le coppe nazionali o i turni infrasettimanali anch'essi distribuiti in due/tre giorni. Insomma, se una volta bastava il classico calendario di carta da taschino per ricordarsi le gare della propria squadra del cuore oggi serve un organizer professionale dove appuntarsi anticipi, posticipi e orari.

Perché perché
La domenica mi lasci sempre sola
Per andare a vedere la partita
Di pallone
Perché perché
Una volta non ci porti anche me

La protesta scoppia in Bundesliga

Un mal di testa che sta facendo impazzire non solo più le consorti, compagne e fidanzate dei tifosi ma anche i tifosi stessi. Che hanno deciso di scioperare. Come sta accadendo in Germania da un paio di settimane a questa parte: nessuno vuole il cosiddetto Monday Night, mutuato dalla Premier League inglese. E così, si sta diffondendo tra le curve delle tifoserie della Bundesliga, il tam-tam della protesta.

Prima l'Eintracht, poi il Borussia

Dopo le violente proteste dei tifosi dell'Eintracht Francoforte che la scorsa settimana ha disputato il Monday Night contro il Lipsia, ieri sono stati i sostenitori del Borussia Dortmund a scioperare nel match casalingo pareggiato 1-1 contro l'Augsburg. Il tutto ovviamente, per assecondare il potere di chi detiene i diritti via etere. Così, anche in Bundesliga si è deciso di disputare alcune partite lunedì sera, cosa che però ai tifosi non piace per nulla e la scorsda settimana , fra invasioni di campo e lancio di palle da tennis,  la partita dell'Eintracht è cominciata con diversi minuti di ritardo.

La frattura tra tifosi e Federazione

Un chiaro messaggio alla federazione tedesca da parte del mondo ultrà ma non solo: in Germania i tifosi non vogliono si giochi lunedì e senza di loro viene a mancare il vero spettacolo e il supporto alle squadre. Le gare non saranno mai ‘normali'. Contro l'Ausburg, lunedì sera lo stadio mancavano circa 350 fan club per un totale di 15 mila persone circa. E se la protesta si diffonderà, il vuoto sarà sempre più grande tra il nuovo calcio e il classico tifo

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