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Bundesliga, Magonza da record: settima vittoria consecutiva

Il Magonza, alla settima vittoria consecutiva, sogna in grande, ma la società tende a tenere i piedi per terra: “Non sogniamo né l’Europa, né lo scudetto”.
A cura di Giuseppe Senese
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Il Magonza ha vinto la settima vittoria consecutiva, è record.

Stagione 1997/98, il neo-promosso Kaiserslautern, dopo una entusiasmante stagione in seconda divisione,  torna in Bundesliga con l'etichetta di "squadra da salvezza", con le solite Borussia Dortmund e Bayern Monaco pronti presso i nastri di partenza per la volata verso il "Meisterschale"… da quell'anno il campionato tedesco mostrò al mondo intero una sua caratteristica intrinseca molto interessante: è un campionato pazzo.

La squadra di allora era allenata da un certo Otto Reaghel, uno abituato ad allenare in Germania ad alti livelli, eppure il futuro allenatore della Grecia fu chiamato proprio per permettere al Kaiserslautern di raggiungere una tranquilla salvezza. Macché. Quell'anno il Meisterschale andò in mano proprio agli uomini di Reaghel, compiendo un'impresa fin'ora ineguagliata in Bundesliga: vincere lo scudetto da neopromosa. Nel 2001/2002 il Kaiserslautern compie l'ennesima impresa, siglando l'impressionante serie di sette vittorie consecutive, riuscita allora solamente dal Bayern Monaco, nella stagione 1995/96.

Nel 2010 un'altra squadra è riuscita nell'impresa delle sette vittorie consecutive: dopo l'ottima nona posizione conquistata l'anno scorso, l'1.FSV Mainz 05, in Italia semplicemente Magonza, allestisce una squadra composta da buoni elementi, guidati dall'allenatore tedesco Thomas Tuchel, e bissa l'impresa di Bayern e Kaiserslautern, con le clamorose 7 vittorie consecutive.

Dov'è situato il segreto di questa piacevole sorpresa? Innanzitutto va detto che il campionato tedesco, rispetto a quelli più blasonati come la Liga, la Premier League e la Serie A, è sempre stato decisamente più equilibrato, con le società sempre attente al vivaio e ai conti; sono lontani, quindi, gli sprechi che vediamo ogni estate da parte di squadre come Real Madrid, Barcellona, Manchester City, eccetera… motivo ulteriore per cui le squadre tedesche riescono ad ottenere risultati maggiormente soddisfacenti nelle coppe europee: sanno aspettare i giovani, li fanno crescere con tranquillità, affidandoli alla guida di giocatori più esperti, cosa che non succede, per esempio, nel nostro paese, dove le società vogliono tutto e subito. Ed è questo il segreto del Magonza: giovani promettenti come Allagui, Polanski e, soprattutto, il bomber Schürrle, vengono affiancati da vecchi volponi della Bundesliga, come il centrocampista slovacco Karhan e il portiere Pieckenhagen.

Ma cosa ne pensano tifosi e dirigenza del fenomeno Magonza? Ovviamente tra la tifoseria c'è grande entusiasmo, ma la voglia di tenere i piedi per terra è forte, dato che i momenti difficili arrivano per tutti, mentre il D.G., Christian Heidel, cerca di smorzare gli entusiasmi, esaltando soprattutto le doti dell'allenatore: «Non sogniamo né l'Europa, né il campionato. Ma il nostro allenatore è dotato di una straordinaria intelligenza calcistica, unita a grandi doti di comunicazione con i calciatori».

Le fiabe non sempre hanno un lieto fine, ma hanno certamente una morale: si spera che il Magonza sia l'esempio morale per tante società, soprattutto italiane.

Giuseppe Senese

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