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Buffon: “Vorrei giocare un altro anno. Futuro? Magari da ct”

Il portiere della Juventus torna parzialmente sui suoi passi e dice che un’altra stagione da calciatore vorrebbe viverla. Ma nel suo futuro Buffon spera che un giorno ci sia la panchina della Nazionale.
A cura di Alessio Morra
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Domenica Gigi Buffon compirà quarant’anni, sabato tornerà nell'elenco dei convocati di Allegri, ma contro il Chievo toccherà ancora a Szczesny. Martedì in Coppa Italia il tecnico livornese lo manderà in porta per la prima volta dopo quasi due mesi. Ha parlato del suo momento il portierone bianconero in un’intervista a ‘La Repubblica’ in cui ha detto di essere molto sereno: “In questo momento sono una persona felice”. In quell’intervista parlando della sua annata non ha potuto non ricordare le lacrime di San Siro, la sera in cui l’Italia fu eliminata dalla Svezia:

Il pianto di Milano andava oltre l’amarezza di un fallimento che pensavamo impossibile, è stata la conseguenza di una grande responsabilità sportiva nei confronti dell’intero paese e la reazione di un uomo che a quarant’anni avverte le emozioni in maniera più profondo rispetto quando ne aveva venti.

Il futuro con la Juve

Buffon, anche grazie alle grandi prestazioni di Szczesny, ha potuto recuperare al meglio. Il capitano della Juve filosofeggia e sostiene che la sosta gli ha dato una mano e gli ha fatto capire di avere ancora una gran voglia di giocare: "Nella vita nulla accade per caso. La sosta mi ha fatto bene, mi ha inviato un messaggio chiaro, mi ha costretto a pensare. Oggi sento dentro di me un desiderio di competere anomalo per la mia età”.

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Il portiere della nazionale campione del mondo nel 2006 spesso ha detto che al termine di questa stagione avrebbe lasciato il calcio, ma parzialmente torna sui suoi passi. Perché il capitano dice che forse un’altra stagione vorrebbe viverla, ma deve capire se la società, il tecnico e la staff dirigenziale saranno d’accordo:

Incontrerò il presidente Agnelli presto e parleremo. Voglio il bene della squadra, capire che tipo di vestito posso indossare, se la Juventus pensa che io possa essere ancora importante. Mi piacerebbe giocare, ma la soluzione migliore va trovata con la società. Non voglio diventare un problema né per la Juve né per i miei compagni. Szczesny? Lui è un grande portiere e se dovessimo vincere il campionato parte del merito sarà suo. Come suo sarà il futuro.

Buffon analizza la sua stagione

Con onestà Buffon ha ammesso un paio di errori. Ma con giusto orgoglio ha ricordato che appena tre mesi ha vinto il premio di Miglior Portiere del 2017:

In questa stagione ho fatto un errore con l’Atalanta e un errore sulla punizione con la Sapgna. Ho giocato partite da fenomeno e altre normali, eppure la Fifa mi ha premiato come il miglior portiere del 2017. Mi sento come mi sentivo qualche anno fa.

Il consiglio di Lippi

Quando si è in difficoltà e si hanno dei dubbi si chiede consiglio a un amico. Buffon per avere un parere importante ha chiesto un consiglio a Marcello Lippi, che gli ha detto di rimanere fuori dalla mischia per un anno:

Il mio futuro? Ho chiesto consiglio a Lippi, ci siamo sentiti al telefono. Prenditi un anno sabbatico mi ha detto, guarda il calcio dall’esterno e con un po’ di distacco e cerca di capire cosa t’interessa davvero. Non cerco un porto sicuro, meglio avere un po’ d’ansia addosso. Ho sempre convissuto con la paura, invecchiando ho imparato a tenerla a bada, sono diventato più umile. Dopo mi rimetterò a lavorare.

Il sostegno della famiglia

Il futuro non preoccupa Buffon, che spera di fare l’allenatore e che soprattutto sa che quando un giorno si ritirerà potrà contare sulla sua compagna (Ilaria D’Amico), sui suoi tre figli e potrà anche prendersi finalmente i suoi spazi:

Potrei fare l’allenatore, ma non di club. Ho una compagna, tre figli che adoro e alle spalle ventotto anni di vita quotidiana organizzata dagli altri minuto per minuto. Vorrei prendermi il lusso della noia. Ci sono momenti in cui desidero di essere veramente solo. Mezze giornate mie in cui posso fare tutto, durante le quali nulla mi è proibito.

Buffon sogna la panchina azzurra

Non vuole allenare un club Buffon, ma spera un giorno di diventare il Commissario Tecnico della Nazionale, con cui ha giocato esattamente per vent’anni:

La panchina della nazionale è vuota? Un incarico da c.t. non mi dispiacerebbe. Sarebbe un impegno stimolante, con una responsabilità istituzionale e educativa. Rappresenti un paese intero, unisci e non dividi. Non mi candido per l’Italia, dico solo che un giorno mi piacerebbe fare il c.t. di una nazionale.

Il rapporto con Andrea Agnelli

In vista del suo quarantesimo compleanno, il portiere della Juventus è tornato a parlare del suo futuro anche davanti alle telecamere di Sky:

Ho un rapporto e un legame di amicizia con Andrea Agnelli tale che ci incontreremo e valuteremo tutto insieme e serenamente. Le forzature non mi piacciono, fin quando sarò considerato un punto di forza della Juve andrò avanti, altrimenti mi fermerò. Sono un calciatore e fino a giugno, per un senso di responsabilità importante nei confronti dei compagni, della società, dei dirigenti, è giusto che pensi solo a quello".

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