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Buffon, poesia alla sua porta: “Ti proteggo anche se ti volto le spalle”

Il numero uno della Juventus e della Nazionale scrive un’ode alla sua ‘fedele’ compagna di viaggio: “Avevo 12 anni quando ho voltato le spalle alla porta. E continuerò a farlo. Finché gambe, testa e cuore reggeranno”.
A cura di Maurizio De Santis
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Quattro minuti per fissare un record storico, destinato a restare negli almanacchi del calcio italiano a lungo. Gigi Buffon ha toccato quota 974 minuti senza prendere gol in Serie A, traguardo che ha fatto di lui il portiere meno battuto in assoluto nella storia del nostro campionato. Superato il precedente primato di Sebastiano Rossi del Milan (929′), è arrivato anche a un passo dallo spostare l'asticella a mille minuti: è stato il calcio di rigore tirato da Belotti a interrompere un incantesimo (per gli avversari) che durava dallo scorso mese di gennaio, quando Cassano gli fece gol. In Italia non ha rivali, all'estero invece il numero uno bianconero e della Nazionale ha davanti a sé Geraldo Pereira de Matos Filho, alias Mazaropi, ex portiere del Vasco de Gama: è ancora lui il portiere meno battuto al mondo con 1816 minuti senza mai chinarsi per poi rivedere ‘l'amara luce'.

L'ode di Gigi Buffon alla ‘sua porta'

Avevo 12 anni quando ti ho voltato le spalle. Rinnegai il mio passato per garantirti un futuro sicuro. Una scelta di cuore. Una scelta d’istinto. Proprio nel giorno in cui ho smesso di guardarti in faccia però, ho cominciato ad amarti. A tutelarti. A essere il tuo primo e ultimo strumento di difesa. Ho promesso a me stesso che avrei fatto di tutto per non incrociare più il tuo sguardo. O per farlo meno possibile.

Ma ogni occasione è stata una sofferenza, dovermi voltare per rendermi conto di averti deluso. Ancora. Ancora una volta. Siamo sempre stati opposti e complementari, come Luna e Sole. Costretti a vivere uno accanto all’altro senza mai potersi sfiorare. Compagni di vita a cui viene negato il contatto.

Oltre 25 anni fa ho fatto il mio voto: ho giurato di proteggerti e custodirti. Mi sono fatto scudo contro i tuoi nemici. Ho sempre pensato al tuo bene, anteponendolo al mio. E tutte le volte che mi sono voltato a guardarti ho cercato di sostenere la tua espressione delusa a testa alta, ma sentendomi consapevolmente in colpa. Avevo 12 anni quando ho voltato le spalle alla porta. E continuerò a farlo. Finché gambe, testa e cuore reggeranno.

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