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Buffon: “Piangersi addosso non serve. Possiamo ancora farcela”

Il capitano della Nazionale dà la carica ai compagni di squadra in vista della gara di ritorno del playoff Mondiale: “Non abbiamo mica perso 6-0, la possibilità di ribaltare il risultato c’è. L’importante è non prendere gol, poi dobbiamo farne almeno uno”.
A cura di Alessio Morra
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Vent’anni fa giocò in un playoff Mondiale la sua prima partita con la maglia della nazionale, lunedì prossimo indosserà per la 175esima volta la maglia azzurra nel playoff di ritorno contro la Svezia. Gigi Buffon di esperienza ne ha da vendere e sa benissimo come si gestiscono anche momenti di grande difficoltà come questo che sta vivendo la nazionale, sconfitta 1-0 in Svezia e con almeno mezzo piede fuori dal Mondiale di Russia.

Buffon e le possibilità di qualificarsi

A Solna l’Italia è stata battuta per 1-0, gli azzurri hanno disputato una partita pessima eppure è stato un episodio a decidere l’incontro, perché senza la sfortunata e involontaria deviazione di De Rossi sulla conclusione di Johansson la partita sarebbe stata senza gol.

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Buffon, da vero capitano, infonde fiducia alla squadra e dice chiaramente che il ritorno sarà complicato, ma la sconfitta di misura si può ribaltare:

Piangersi addosso non serve a nulla. Potevamo vincerla con un episodio e invece sull’episodio del loro gol si è girata male per noi. Al ritorno confidiamo di poter fare qualcosa in più, ma non abbiamo mica perso sei a zero. Certo, non prendere gol sarebbe già un passo in avanti, poi dovremo segnarne uno e poi…Non abbiamo creato dozzine di occasioni, però la partita è stata maschia ed equilibrata. Al ritorno sarà una sfida delicata, l’unica via è non piangersi addosso. Il risultato è rimediabile.

Le gomitate deli svedesi

Gioco maschio e molto limite quello degli svedesi, Toivonen con una gomitata ha rotto il setto nasale a Bonucci. Non sono fioccati i cartellini, ciò ha fatto indispettire il c.t. Ventura e tutta la BBC, che in campo si è arrabbiata tanto. Buffon, parlando con ‘Il Corriere dello Sport’, non contesta il giudizio dell’arbitro turco Cakir e dice però di aspettarsi un trattamento diverso per i giocatori della Svezia nella gara di ritorno. Perché si sa che gli arbitri studiano i calciatori e ora sanno che gli svedesi giocano in modo duro:

Le gomitate? Qualcuno le vedrà, credo che l’Italia si sia conquistata un certo credito…A noi è capitato di vedere Pazzini espulso dopo dieci minuti qualche anno fa, se non è accaduto agli svedesi questa volta, credo che nella gara di ritorno tutta questa situazione possa avere un peso.

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