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Buffon parla in conferenza stampa: “Nel calcio non si può essere sinceri”

Il capitano della Nazionale e della Juventus è intervenuto in conferenza stampa direttamente dal ritiro della Nazionale italiana a Coverciano. Il tutto per chiarire le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi sul calcioscommesse.
A cura di Marco Beltrami
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Buffon in conferenza stampa

Non ha perso tempo Gigi Buffon. Il capitano della Nazionale e della Juventus è intervenuto in conferenza stampa direttamente dal ritiro della Nazionale italiana a Coverciano. Il tutto per chiarire le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi sul calcioscommesse. Parole che hanno sollevato un gran polverone al punto da spingere il procuratore Di Martino ad ipotizzare un eventuale “incontro” con Buffon dopo gli Europei in qualità di persona informata dei fatti.

Buffon "spiega" sulle sue parole – Avevano fatto molto discutere le parole di Buffon che, per difendere il suo tecnico Conte, aveva dichiarato: "Le squadre le partite se la giocano e sarà sempre così, ma ogni tanto qualche conto bisogna anche farlo. Meglio due feriti che un morto". Il portiere dopo aver appreso che potrebbe essere ascoltato dal procuratore Di Martino come persona informata dei fatti, è tornato a parlare in conferenza stampa. Ecco le sue parole:

Ho avuto la conferma che non si può essere sinceri e dire le cose che si pensano. La prima cosa da preservare è la democrazia e la libertà di pensiero di tutti. Accetto le critiche, però nella vita c'è da prendersi le responsabilità e me le sono sempre prese. Quello che mi dispiace è che gente che vive il calcio anche da più tempo di me mi fa la paternale come se non avesse realmente capito le mie parole. Verrò interrogato? Sono indagato? Ditemelo voi perché in Italia ormai le cose vanno così…certe cose si apprendono dai giornali

Il portierone della Juventus ha voluto dire la sua anche sull'intervento del Presidente del Consiglio Monti che vorrebbe fermare il calcio italiano per 2-3 anni:

La proposta di Monti di fermare il calcio? Non mi permetto di dire nulla su questo, il premier sa che cosa deve fareCosa implicherebbe se la proposta di Monti diventasse realtà? Implicherebbe che l'80/85% dei calciatori, che sono onesti, la pagherebbero pur non avendo fatto niente

Buffon a ruota libera – L'estremo difensore della Nazionale, visibilmente piccato ha voluto spiegare i motivi del suo intervento. A suo giudizio in questo particolare momento è ben non travisare le parole di nessuno, visto che anche le sue parole sono state fraintese. Una stoccata, anche alla stampa, presente a Coverciano prima dell'arrivo degli inquirenti:

Voi mi dite che non era il caso di toccare l'argomento. Ma io vi dico che in questo momento di grande caos, è giusto fare delle distinzioni da chi fa parte di un'organizzazione a delinquere rispetto a qualche altro calciatore che non si batte alla morte in una partita in cui non ha tante motivazioni. Poi sinceramente non ho capito come sia stato possibile la presenza delle telecamere e dei fotografi all'arrivo della Polizia. Quando uno sbaglia è giusto che paghi, soprattutto quando ci sono di mezzo lealtà e sportività. Le pene devono essere esemplari ,ma bisogna fare delle distinzioni. Non è giusto mettere nello stesso calderone chiunque sbagli. La colpa può essere relativa, come il motivo di certi comportamenti.

Le dinamiche del calcio – Per rendere l'idea sul vero senso del suo intervento pro-Conte, il portierone ha utilizzato un esempio concreto, facendo riferimento all'ultima finale di Champions League che ha visto il trionfo del Chelsea di Di Matteo. Difficile per Buffon avere sempre la percezione reale del con chi si ha a che fare fuori dal campo, distinguendo tra semplici tifosi e altro:

Non è normale che  dopo 5 minuti che ho fatto l'interrogatorio, già trovo le cose che ho detto, scritte sul giornale. Questo non è normale. Vi faccio un esempio Real-Bayern a 5 minuti dalla fine fine sono in pareggio, è normale che si fermano e non giocano più aspettando la fiune della partita. Che facciamo? Mandiamo la magistratura? A volte capita di parlare con qualche ‘tifoso' e non si sa che cosa faccia questo ‘tifoso' nella vita. Non si può mica sapere tutto. Spesso te li trovi dentro al campo d'allenamento e questo significa che qualcuno li ha fatti entrare. Due squadre a cui serve un pareggio per salvarsi è ovvio che non giochino per vincere a tutti i costi. E' probabile che si accontentino e sai perchè? Perché poi se si giocano la partita, perdono e con quella sconfitta retrocedono, chi ci parla con queo 200/300 tifosi"

Le soluzioni di Buffon – Il numero uno azzurro non teme per la Juventus e per Antonio Conte, alla luce della serenità manifestata dal presidente Andrea Agnelli. Bisognerà aspettare e nel frattempo Buffon ha espresso il suo parere su quelli che potrebbero essere eventuali rimedi al calcioscommesse:

Non ho paura per qualche sanzione ai danni della Juve. Ho sentito le parole del presidente che mi sembra tranquillo e non vedo perché dovrei essere preoccupato. Si potrebbe mettere nei contratti delle pene spropositate e delle somme da pagare in caso di colpevolezza. Oppure togli la possibilità di scommettere sulle ultime 4/5 partite"

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