Buffon in Nazionale, sì o no? Perché proprio lui potrebbe dire di no
Quando l'Italia chiama, è impossibile non rispondere "presente". Il soldato Gigi Buffon dunque ha confermato di essere pronto a fare dietrofront, tornando a difendere i pali della Nazionale in occasione delle amichevoli in programma a marzo e a giugno. A patto però che si verifichino determinate condizioni: l'estremo difensore della Juventus infatti non ha nessuna intenzione di considerare i match contro Argentina e Inghilterra, come una sorta di modo per evitare che la sua ultima presenza in azzurro sia quella contro la Svezia. Buffon vuole sentirsi ancora utile alla causa azzurra, e nel caso in cui questo aspetto non si concretizzasse sarebbe pronto ad un ulteriore cambiamento di idea, lasciando spazio ai giovani e non accettando la convocazione.
Buffon sarà convocato per le amichevoli dell'Italia
Al momento l'unica certezza è quella relativa alla convocazione del neo commissario tecnico Di Biagio per le amichevoli della nuova Italia contro Argentina e Inghilterra. Il selezionatore ha convinto Buffon a proseguire la sua avventura in azzurro, almeno per i prossimi impegni quando dovranno essere messe le basi della squadra che dovrà risorgere dalle proprie ceneri dopo la mancata qualificazione ai Mondiali.
Le parole di Di Biagio che hanno alimentato i dubbi di Buffon
Secondo quanto riportato da "Il Corriere della Sera" però il portierone della Juventus, non avrebbe gradito le parole di Di Biagio in merito al suo ritorno in Nazionale nelle prossime amichevoli azzurre: "Buffon non deve finire con la Svezia. È una questione di storia personale, di prestigio, di ciò che Gigi ha dato al calcio". Una sorta di vetrina dunque per una leggenda che non può chiudere la sua carriera con la casacca dell'Italia con la maledetta notte di San Siro e l'eliminazione per mano della Svezia.
L'attaccamento all'azzurro di Gigi e la voglia di aiutare i giovani
Ecco allora che Gigi è sembrato quasi infastidito, visto che per lui la possibilità di tornare in Nazionale non è legata in particolare a questioni di prestigio individuale, ma alla volontà di dare ancora un contributo importante alla causa. A tal proposito le sue dichiarazioni delle scorse settimane sono emblematiche: "Ho un senso di responsabilità e di attaccamento che mi sentivo di dare ancora alla Nazionale in questo momento di transizione. Quando la nazionale ha bisogno di te, bisogna rispondere presenti e non disertare. Poi da giugno si faranno altri ragionamenti. E' una forma di fedeltà e un senso di responsabilità verso l'Italia. Sta nascendo una Nazionale nuova e le prime gare non sono proprio tranquille, incontreremo Argentina e Inghilterra e penso che qualche giocatore esperto sia utile inizialmente".
Perché Buffon potrebbe dire di no alla Nazionale
In sintesi dunque a Buffon non interessa minimamente la propria immagine, e la possibilità di un degno addio alla Nazionale. Soprattutto in considerazione dei tanti giovani che scalpitano alle sue spalle, in primis Donnarumma e che potrebbero giovare di maggiore spazio in futuro senza la sua presenza. Ecco allora che senza le giuste condizioni, Buffon potrebbe decidere anche di rispondere con un educato "no, grazie" alla convocazione di Di Biagio per le prossime amichevoli dell'Italia, evitando dunque una sorta di "passerella finale".
L'Italia, la Juventus e il ritiro. Prossimi mesi decisivi per Buffon
Tutto da decifrare dunque il futuro in azzurro di Buffon, che si deciderà nei prossimi mesi. Stesso discorso per il capitolo Juventus. Difficile dire quello che accadrà a fine stagione per Buffon. Inizialmente il ritiro sembrava scontato, ma le cose potrebbero cambiare nel caso in cui i bianconeri dovessero arrivare in fondo alla Champions. In questo caso l'estremo difensore potrebbe decidere di proseguire e magari giocare nella prossima annata il Mondiale per club con la possibilità di superare il record di presenze in Serie A di Maldini