Buffon esalta Higuain: “Ha cantato e portato la croce, conquistando un match importante”
La vittoria sul Milan, a San Siro, è stato il carburante migliore per rilanciare le ambizioni della Juventus. Che, in attesa dell'Inter e del Napoli, è tornata per una sera capolista in Serie A. Dove a tempo domina il campionato e dove è ritornata dopo la mini crisi arrivata con la sconfitta contro la Lazio. A suonare la carica, Gonzalo Higuain che ha piegato i rossoneri con una doppietta decisiva mostrando ancora margini di miglioramento rispetto ad un inizio di stagione compassato. Mentre la Juve ha riaperto la sfida con il Napoli contro cui si giocherà fino alla fine il tricolore. Parola di Gigi Buffon.
La vittoria sul Milan
Applausi per Higuain
Il portiere della Juventus e della Nazionale è stato protagonista nel successo di San Siro: dopo il gol di Higuain è intervenuto su Kalinic costringendo la punta del Milan a tirare solamente sulla traversa. Una parata che è valsa il mantenimento del vantaggio prima del raddoppio del Pipita: "I due gol di Higuain? Se con l'Udinese aveva portato la croce, oggi ha cantato e ha portato la croce. Ha fatto qualcosa in più, ha segnato e ha aiutato la squadra a vincere una sfida importante".
La sfida col Napoli
La Juve c'è
Un successo importante, in ottica scudetto perché sbancare San Siro non è cosa di tutti i giorni: "Nelle prime nove gare avevamo fatto sette vittorie, un pareggio e una sconfitta. Tutti sono abituati bene ma se le altre le vincono tutte non è colpa della Juventus, è anche merito delle altre squadre che in questo momento sono in alto meritatamente. Noi possiamo solo cercare di vincere gare importanti come questa e non perdere troppo terreno da quelle che ci stanno davanti".
Onore al Napoli
Il riferimento ovviamente è al Napoli che ancor oggi non ha perso una gara, con 8 vittorie e un pareggio. La candidata perfetta per lo scudetto che però la Juve non vuole lasciare: "La sfida a distanza con il Napoli è viva. Siamo due squadre che fanno un calcio diverso e che hanno qualità diverse. Non vogliamo essere il Napoli così come penso che il Napoli non voglia essere la Juventus. Ognuno con le proprie armi sta lottando e per il momento sono stati più bravi loro".