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Buffon a Morata: “Basta piangerti addosso, dimostra chi sei”

Lo spagnolo tornato al gol in Coppa Italia contro l’Inter, svela un retroscena relativo all’incitamento ricevuto da parte del portierone bianconero che oggi compie 38 anni.
A cura di Marco Beltrami
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L’incubo è finito. Alvaro Morata si è ripreso la Juventus, a suon di gol interrompendo un digiuno che durava da 125 giorni e da ben 20 partite. Super doppietta all’Inter per lo spagnolo, tornato l’uomo dei gol decisivi per mister Allegri, dopo un periodo avaro di soddisfazioni. Non è stato un periodo facile per l’ex Real che nonostante il grande impegno in campo non riusciva a trovare il guizzo vincente, finendo spesso e volentieri in panchina. Queste le parole di un Morata che non si nasconde, ai microfoni di Rai Sport: “E' stato un periodo abbastanza duro per me, anche fuori dal campo. Avrei fatto meglio a lasciare tutto fuori ma non ci sono riuscito. Anche i grandi campioni hanno momenti difficili, io che sono un giocatore normale spero adesso di poter mettere da parte una situazione del genere”.

Morata e l'incitamento di capitan Buffon

La forza della Juventus però è tutta nel gruppo, solido come non mai. L’abbraccio di Dybala a Morata in occasione dei gol la dice lunga sull’unità d’intenti bianconera. A tal proposito Morata svela un retroscena relativo ai consigli di Buffon che oggi compie 38 anni: “I compagni mi hanno aiutato tantissimo. Il mister e la società mi parlavano ogni giorno. Decisivo Buffon, un giorno mi ha preso da parte e mi ha detto: basta piangerti addosso, dimostra chi sei. Siamo un grande gruppo, qui ci sono uomini veri in mattinata avevo provato e sbagliato tutti i rigori, ma quando l’arbitro ha fischiato i compagni mi hanno spinto sul dischetto. Sono convinto che porteremo a casa molti trofei".

Il rendimento di Morata (foto Transfertmarkt)
Il rendimento di Morata (foto Transfertmarkt)

E adesso Morata può guardare al futuro con più tranquillità con la speranza di rivelarsi nuovamente decisivo per la sua Juventus: "Sto arrivando un po' troppo tardi quest'anno ad un momento di svolta, ma finalmente ci sto arrivando. Sto lavorando sodo tutti i giorni: sono un attaccante diverso rispetto al passato. Prima vivevo solo per il goal, adesso spero di poter trovare la mia tranquillità".

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