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Bufera Milan, Abbiati contro i ‘contestatori’

Lo sfogo del portiere dopo il pareggio del Milan a Verona: alza la voce contro i compagni che non accettano i richiami di Mihajlovic. Abate rincara la dose: “Inaccettabile giocare come abbiamo fatto nel primo tempo. Senza ambizione non andiamo da nessuna parte”
A cura di Marco Beltrami
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Così non va. Non tira una bella aria in casa Milan dopo il pareggio esterno contro il Chievo. Un risultato che ha definitivamente spento il sogno terzo posto in casa rossonera. A colpire più dello 0-0 è stato l’atteggiamento della squadra, soprattutto nel primo tempo. Un avvio di partita di basso profilo, inammissibile per una squadra che doveva vincere a tutti i costi. L’atmosfera nello spogliatoio non sembra essere delle migliori a giudicare dalle parole di uno dei senatori del gruppo come Christian Abbiati.

Abbiati alza la voce

Intervenuto ai microfoni di Serie A live su Premium Sport, il portiere ha dimostrato di essere sulla stessa lunghezza d’onda di Abate evidenziando l’atteggiamento tutt’altro che positivo della squadra: "Abate a caldo ha contestato l’atteggiamento della squadra? Si, è stato sbagliato sia oggi che contro il Sassuolo. In questi due mesi abbiamo giocato da Milan e abbiamo ottenuto risultati, abbiamo fatto 9 partite senza perdere ma non avevamo risolto tutto. Non ho parole per la partenza di oggi, per i primi 30 minuti. Non è che non ci impegniamo, è proprio l’atteggiamento che è stato sbagliato. Dovevamo entrare in campo con molta più fame come abbiamo fatto nella ripresa dove abbiamo disputato una discreta partita”.

 

L'attacco ai "contestatori" interni

Quello che manca in particolare secondo il portiere è la compattezza. Abbiati infatti pur senza far nomi si è scagliato contro i “contestatori” all’interno dello spogliatoio, ovvero i calciatori che non accettano i richiami di Mihajlovic: “Non parlo dei singoli ma mi infastidisce quando un compagno viene richiamato e questo risponde perché vede il richiamo come una rottura, quando invece è costruttivo. Dobbiamo giocare tutti per vincere, perché se anche uno su undici non ha lo stesso atteggiamento vincente non si ottengono risultati. Questo è mancato nelle ultime due partite, non voglio fare un dramma perché veniamo da due mesi dove abbiamo fatto molto bene”.

Gli obiettivi del Milan

La stagione però è tutt’altro che finita e ora l’obiettivo del Milan è quello, oltre alla finale di Coppa Italia, di finire in bellezza centrando il maggior numero di vittorie possibili: “L’obiettivo di questo finale di stagione? Abbiamo raggiunto la finale di Coppa Italia ma il campionato non è finito. Noi siamo il Milan, non dobbiamo accontentarci del sesto posto, dobbiamo avere l’obiettivo di raggiungere le squadre davanti. Mancano nove partite in campionato, la finale di Coppa Italia è dopo. Non dobbiamo staccare la spina, dobbiamo rimanere costanti in tutti i match anche perché indossiamo una maglia pesantissima e molto importante”.

Abate e il Milan poco cattivo

Piena sintonia dunque tra il portiere e il capitano del Milan Ignazio Abate, che ha parlato di mancanza di cattiveria. Inevitabile dunque pensare a qualche frizione tra alcuni giocatori e il tecnico serbo: “Se non ci mettiamo la cattiveria e le ambizioni giuste ogni anno saremo qui a fine stagione a fare sempre gli stessi commenti. Adesso abbiamo altre nove gare di campionato e la finale di Coppa Italia: dobbiamo essere più cattivi. Questa squadra non può permettersi di giocare così, dobbiamo sputare sangue da qui al termine del campionato".

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