Bufera Arsenal, Wenger spedisce Sanchez in panchina
Il futuro di Alexis Sanchez è sempre più lontano da Londra. A suffragare questa ipotesi, dopo il rifiuto dell'ex Udinese di rinnovare con i "Gunners", è arrivata la guerra fredda tra Arsene Wenger e lo stesso attaccante. Dopo giorni di polemiche e di bordate mediatiche, il tecnico francese ha deciso di mandare un segnale forte ai tifosi e alla stessa società. In occasione del match con il Liverpool di Jurgen Klopp, Wenger ha fatto sedere il cileno in panchina prima di inserirlo ad inizio ripresa. Una decisione che non ha convinto i tifosi dell'Arsenal. Così come non sono state credibili le parole del manager alla fine della partita persa 3-1: "E' stata una scelta tattica, ho voluto giocare con due giocatori più forti nel gioco aereo". Al di là delle giustificazioni di Wenger, la panchina del "Niño Maravilla" sarebbe però arrivata dopo giorni di scontri tra allenatore e giocatore.
Wenger e le piccole vendette
A far innervosire il tecnico francese, sarebbe stata la decisione di Sanchez di non rinnovare il contratto con l'Arsenal e di voler lasciare l'Inghilterra al termine del campionato. Una scelta legittima, che però non è piaciuta al "boss" della panchina londinese: già protagonista, in passato, di altre piccole "vendette" nei confronti di alcuni suoi giocatori. Pochi mesi fa anche Szczesny entrò in rotta di collisione con il 67enne di Strasburgo. Nel gennaio 2015, invece, Wenger arrivò alla rottura e allo strappo finale anche con Lukas Podolski: successivamente "scappato" a Milano per vestire la maglia dell'Inter. I tifosi dell'Arsenal, infine, ricorderanno certamente il rapporto non proprio idilliaco tra Robin van Persie e l'allenatore. Il futuro di Sanchez, dunque, non sarà inglese. Secondo indiscrezioni, il cileno potrebbe anche ripartire dalla Juventus…club dal quale arriverebbe il sostituto di Wenger: Massimiliano Allegri.
