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Buchel, like alla festa salvezza del Crotone: tifosi dell’Empoli infuriati

Il “mi piace” ad una foto su Instagram di Diego Falcinelli fa infuriare i tifosi dell’Empoli che hanno considerato il gesto una mancanza di rispetto nei confronti della formazione retrocessa in B.
A cura di Marco Beltrami
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Il like galeotto dell'empolese Buchel alla foto della festa salvezza del Crotone postata su Instagram da Falcinelli
Il like galeotto dell'empolese Buchel alla foto della festa salvezza del Crotone postata su Instagram da Falcinelli

Un “like” per gettare ulteriore benzina sul fuoco delle polemiche e rendere ancor più incandescente la contestazione. Marcel Buchel ha fatto letteralmente infuriare i tifosi dell’Empoli che hanno utilizzato gli strumenti social per scagliarsi contro di lui. Il motivo? Un “mi piace” ad una foto della festa salvezza del Crotone postata dall’attaccante dei calabresi Diego Falcinelli sul suo profilo Instagram ufficiale. Un gesto che la tifoseria azzurra ha letto come una mancanza di rispetto nei confronti della propria squadra, condannata alla retrocessione dalla sconfitta sul campo del Palermo già in B, e dalla contemporanea vittoria del Crotone sulla Lazio.

Il giocatore classe 1991 del Liechtenstein ha probabilmente apprezzato il lungo messaggio postato dal bomber rossoblu che ha ripercorso quella che è stata una vera e propria favola culminata in una clamorosa rimonta. La sua sportività però è stata presa per una mancanza di rispetto nei confronti di un Empoli già messo nel mirino per un eccesso di sicurezza costato carissimo. I toscani infatti si sono resi protagonisti di un girone di ritorno da incubo, probabilmente già certi della permanenza in Serie A, ai danni di un Crotone che invece ha incredibilmente cambiato marcia rendendosi protagonista di una vera e propria impresa sportiva nel segno di mister Davide Nicola.

Non credevo molto alle favore non ne ero un amante ma da qualche mese prima di dormire ho iniziato a leggerle a mia figlia ,la cosa che mi colpì in ognuna di esse? il lieto fine. Adesso voglio raccontarne una io… Siamo partiti da lontano,una squadra con tante difficoltà e con poche certezze una squadra che all'inizio non era una squadra era un gruppo di buoni giocatori messi in campo,le giornate di campionato passavano e noi ogni maledetto martedì eravamo la in campo sapendo che con molte probabilità la domenica dopo avresti perso…eravamo la però a lavorare senza mollare un centimetro sempre a migliorarci perché sapevamo che dovevamo diventare perfetti per salvarci ,sempre con lo stesso entusiasmo con la stessa fame di sempre…sapete tutti come è andata sapete tutti cosa è successo nelle ultime 8 partite e tutti sapete come è finita questa favola! Quel gruppo è diventata una squadra,uomini che combattevano a fianco in campo,perché il gruppo vero si costruisce solo in quel rettangolo verde!…Ora che avrò un po' di tempo per stare solo,per emozionarmi ripensando ad ogni momento di questa favola ogni singolo istante di quest annata perché ho avuto la fortuna di conoscere questo posto CROTONE,i suoi abitanti e questa regione, questa gente mi ha insegnato o meglio ricordato che basta poco per essere felici,noi in quest annata abbiamo rispecchiato questa gente,tra tante difficoltà ne siamo venuti sempre fuori a testa alta. Voglio ringraziare la nostra CURVA SUD,il nostro cuore la nostra forza dove nelle ultime partite ci siamo aggrappati ci siamo fatti trascinare! Porterò per sempre nel cuore questa città tutte le persone che anche per un solo istante mi hanno regalato qualcosa,gli anni passeranno la distanza magari sarà tanta o magari poco o magari tornerò ancora qui chissà perché al cuor non si comanda, ma voi sarete sempre dentro si me,e dalla prossima settimana prima di dormire a mia figlia gli racconterò una bellissima favola, LA FAVOLA DEL CROTONE! Per sempre Diego Falcinelli.

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Questo il lunghissimo messaggio di Diego Falcinelli, che ha "strappato" il like di Buchel: "Non credevo molto alle favole non ne ero un amante ma da qualche mese prima di dormire ho iniziato a leggerle a mia figlia ,la cosa che mi colpì in ognuna di esse? il lieto fine. Adesso voglio raccontarne una io…Siamo partiti da lontano,una squadra con tante difficoltà e con poche certezze una squadra che all'inizio non era una squadra era un gruppo di buoni giocatori messi in campo,le giornate di campionato passavano e noi ogni maledetto martedì eravamo la in campo sapendo che con molte probabilità la domenica dopo avresti perso…eravamo la però a lavorare senza mollare un centimetro sempre a migliorarci perché sapevamo che dovevamo diventare perfetti per salvarci ,sempre con lo stesso entusiasmo con la stessa fame di sempre…sapete tutti come è andata sapete tutti cosa è successo nelle ultime 8 partite e tutti sapete come è finita questa favola! Quel gruppo è diventata una squadra,uomini che combattevano a fianco in campo, perché il gruppo vero si costruisce solo in quel rettangolo verde!

E tutto lascia presagire una nuova avventura sportiva per il bomber che ha conquistato le attenzioni di numerosi club sul mercato italiano e non solo: " Ora che avrò un po' di tempo per stare solo,per emozionarmi ripensando ad ogni momento di questa favola ogni singolo istante di quest' annata perché ho avuto la fortuna di conoscere questo posto CROTONE,i suoi abitanti e questa regione, questa gente mi ha insegnato o meglio ricordato che basta poco per essere felici,noi in quest annata abbiamo rispecchiato questa gente,tra tante difficoltà ne siamo venuti sempre fuori a testa alta.Voglio ringraziare la nostra CURVA SUD,il nostro cuore la nostra forza dove nelle ultime partite ci siamo aggrappati ci siamo fatti trascinare!".

"Porterò per sempre nel cuore questa città tutte le persone che anche per un solo istante mi hanno regalato qualcosa,gli anni passeranno la distanza magari sarà tanta o magari poco o magari tornerò ancora qui chissà perché al cuor non si comanda, ma voi sarete sempre dentro si me,e dalla prossima settimana prima di dormire a mia figlia gli racconterò una bellissima favola, LA FAVOLA DEL CROTONE! Per sempre Diego Falcinelli".

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