Brutta Juve a Lisbona, per fortuna che c’è Higuain
La Juventus di Massimiliano Allegri soffre ma alla fine riesce a portare a casa un importantissimo 1-1 in casa dello Sporting Lisbona che avvicina i bianconeri alla qualificazione agli ottavi di finale. Una gara dai due volti quella dello stadio José Alvalade con una Juve in grande difficoltà nel primo tempo e una Vecchia Signora molto più agguerrita nella ripresa che trova il pareggio con il ritrovato Gonzalo Higuain. Andiamo quindi ad analizzare nel dettaglio quali sono stati le 5 situazioni tattiche, ma non solo, che hanno deciso la gara tra lo Sporting Lisbona di Jorge Jesus e la Juventus di Massimiliano Allegri.
Lo Sporting ‘copia’ la Juve
Jorge Jesus conosce bene l’importanza di questo match e non vuole concedere alcun vantaggio alla più quotata Juventus. Il portoghese schiera il suo Sporting con il tradizionale 4-2-3-1 giocando dunque a specchio con la formazione bianconera. A differenza della gara di Torino il tecnico lusitano cambia però quasi tutti gli interpreti della fase difensiva: Bruno Cesar, che realizzerà il gol del vantaggio, prende il posto di Carvalho a centrocampo, mentre della linea arretrata conferma solo per Coates, mentre Ristovski, Silva e Pinto prendono il posto dei più esperti Coentrao, Mathieu e Piccini.
Ali sottotono: la Signora non decolla
Allegri invece ritrova Mattia De Sciglio sulla corsia di destra schierato nel ruolo che all’Allianz Stadium fu dell’adattato Stefano Sturaro. Per il resto un altro solo cambio rispetto alla squadra che ha battuto 2-1 lo Sporting due settimane fa: in coppia con Giorgio Chiellini al centro della difesa non c’è Medhi Benatia, ma il 35enne Andrea Barzagli. Il tecnico bianconero vuole dunque sfruttare al meglio le fasce laterali dove nell’uno contro i suoi uomini hanno una qualità maggiore rispetto agli avversari. Anche se durante la gara in realtà saranno proprio le fasce le zone di campo dove Mandzukic e compagni soffriranno maggiormente. Il croato e Cuadrado (che con l’ingresso di Douglas Costa va addirittura a fare il terzino al posto di De Sciglio) non in grande serata non riescono quasi mai infatti a creare superiorità numerica.
Dybala perde la Battaglia
Ormai la fama di Paulo Dybala ha superato anche i confini nazionali e Jorge Jesus sa che per togliere una preziosissima fonte di gioco alla Juventus deve limitare al minimo lo spazio d’azione del talento argentino. Non è un caso quindi che in fase di non possesso il connazionale Rodrigo Battaglia gli si incolli addosso con l’unico obiettivo di non permettere la giocata semplice al 10 bianconero. E, qualora la Joya fosse riuscita ad entrare in possesso del pallone, si può anche ricorrere a qualche intervento duro e falloso.
La differenza la fa il ritmo
Limitato Dybala dunque la manovra bianconera perde uno dei suoi punti cardine e, complice anche una lenta circolazione del pallone, nel primo tempo gli uomini di Allegri non riescono a proporre il proprio gioco offensivo e soprattutto non riescono mai a servire il terminale Gonzalo Higuain che di palloni giocabili ne tocca pochi con Sami Khedira che non riesce a cucire il gioco tra i reparti e Miralem Pjanic che non riesce ad offrire le solite illuminanti verticalizzazioni.
Nel secondo tempo Pjanic e compagni aumentano la velocità del giro palla e riescono ad essere molto più pericolosi arrivando con frequenza dalle parti dell’estremo difensore lusitano Rui Patricio. E così il Pipita viene servito con maggiore frequenza e non è un caso che la Juve si fa molto più pericolosa.
Pressing e ripartenze: il segreto dello Sporting
Dall’altro lato lo Sporting Lisbona punta tutto su chiusura degli spazi, grande pressing e ripartenze velocissime affidate spesso al rapidissimo Gelson Martins abilissimo nel dribbling e grande protagonista sia in occasione del gol del vantaggio che nelle occasioni più pericolose create dai portoghesi nella seconda frazione di gara. Mentre sulla fascia opposta Acuna mette in costante difficoltà Matteo De Sciglio oltre a sacrificarsi in fase difensiva su Cuadrado prima e Douglas Costa poi.
La Juve si qualifica se…
Adesso per la Juventus di Massimiliano Allegri la qualificazione agli ottavi di finale è più vicina. I bianconeri infatti si possono permettere anche di arrivare a pari punti con lo Sporting Lisbona ed accedere lo stesso al turno successivo. Con questo risultati i campioni d'Italia conservano i tre punti di vantaggio sui lusitani, con i quali sono in vantaggio negli scontri diretti: basterà quindi conquistare tre punti nelle prossime due gare per essere certi del passaggio del turno. Già nel prossimo turno contro il Barcellona con una vittoria, ma anche pareggiando o perdendo (nel caso di pareggio tra Sporting Lisbona e Olympiakos), i bianconeri potrebbero dunque staccare il pass per la fase ad eliminazione diretta.