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Brocchi disegna il suo Milan: “Coraggio e autostima, così si torna a vincere”

Il neo tecnico rossonero al debutto a San Siro è concentrato sul suo metodo di lavoro: “Abbiamo poco tempo, i ragazzi devono applicarsi, avere più autostima e credere in ciò che si fa. Berlusconi? Non lo sento, ho delle priorità: giocare e vincere”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Brocchi non ha intenzione di deludere nessuno: giocatori, squadra, presidente. Ma soprattutto se stesso. Contro il Carpi nella prima di San Siro dove debutterà nello stadio rossonero per la prima volta da tecnico della prima squadra, l'ex centrocampista di Milan e Lazio continuerà a proporre il calcio che sa meglio esprimere: offensivo, con un possesso palla e un pressing a centrocampo costanti, nell'intento di dettare sempre il gioco. Tutto ciò che ha spinto il presidente Berlusconi ad averlo al posto di Mihajlovic e che ha dato al club una squadra Primavera divertente e vincente. Adesso però, la prova del nove, che deve passare per un successo che spiani la strada all'Europa League.

La strada giusta – L'intento è prendersi prima di tutto la fiducia del gruppo, senza scossoni né cambiamenti drastici. Brocchi sa che ci vuole pazienza, i risultati nel gioco arriveranno col tempo anche se di tempo non ce n'è ed è vietato sbagliare: "serve avere delle settimane tipo di lavoro per insegnare e far apprendere metodi diversi. La mia settimana è strutturata in base a degli obiettivi molto precisi, è compito mio ma anche nella disponibilità dei ragazzi. Se ci credono sono sicuro che gli effetti ci saranno".

Fiducia e concentrazione – Berlusconi al momento non fa pressioni. Per Brocchi il presidente è presente ma lo sta lasciando lavorare: "il presidente ama il Milan in maniera esponenziale, lo si legge dai suoi occhi. Il bene del Milan per lui è al primo posto e fa e farà ciò che ritiene necessario. Penso a lavorare, dei piani societari so poco e nulla. Ho il dovere morale di cercare di fare un gioco che è all'altezza della storia del Milan. Ho poco tempo, ma come ho già detto, deve bastare. I giocatori devono avere più autostima e credere di più in quello che fanno"

Obiettivo segnare – Infine sulla partita e sul Carpi avversario che lotta per la salvezza: "La mentalità vincente ti porta ad allenarti sempre con il piglio giusto e con la volontà di migliorarti. Noi dovremo giocare così, con i giocatori che coprono gli spazi. Abbiamo avuto poco tempo in questi giorni per lavorare, ci vogliono le priorità e in questo momento il mio focus è più su altro piuttosto che sulla costruzione dell'azione da dietro, che piacerebbe tanto fare a me"

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