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Brivido Verdi, poi la Juve si ricorda del tricolore: tris al Bologna

E’ il Bologna a giocare meglio e ad andare a segno per primo. Poi, Allegri cambia le carte nella ripresa e inserendo Douglas Costa vince la partita 3-1. A segno Khedira e Dybala dopo l’autorete di Di Maio. Scudetto oramai davvero ad un passo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Lotta, cade e si rialza. E' la Juventus di questi tempi, una squadra che fatica più del previsto nel trovare il risultato ma che alla fine non molla mai e vince. Come contro il Bologna allo JStadium con il successo che permetterà di mantenere il Napoli a distanza di sicurezza, nella peggiore delle ipotesi, o di festeggiare con due giornate d'anticipo il settimo scudetto consecutivo qualora al San Paolo il Torino riuscisse a vincere.

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Scossa Bologna, gol di Verdi. La vera Juve si è vista nel secondo tempo quando Allegri ha messo mano alla formazione. I primi 45 minuti, malgrado vi siano state maggiori occasioni per i bianconeri che per la squadra di Donadoni, aveva arriso ai felsinei, complice un rigore commesso da Rugani e il tiro dal dischetto perfetto di Verdi. Una doccia fredda ma meritata per una squadra che ha sbagliato completamente l'approccio.

Gli errori di Allegri. Non solo i giocatori: anche Allegri ha alcune colpe nella formazione schierata al primo minuto con diversi titolari a riposare, come Benatia, Chiellini e soprattutto Douglas Costa. Perché quando poi nella ripresa entra l'ex Bayern, non solo la partita cambia, ma la Juventus dilaga davanti ad un Bologna che sparisce sommerso dai gol.

Applausi a Donadoni. Una partita che Donadoni aveva studiato alla perfezione smentendo con i fatti chi pensava che il Bologna arrivasse a Torino per fare il classico sparring partner. E invece i felsinei sono rimasti in partita fino all'1-1, colpendo anche un palo come risposta alla sfortunata autorete di De Maio. Poi, il gap tecnico ha favorito Allegri con i colpi di Khedira e Dybala per arrotondare la vittoria.

Douglas Costa, l'uomo partita. La chiave di volta è stato Costa, l'ex esterno prelevato in estate dal Bayern di Monaco e inserito sull'out destro nella ripresa. Da solo ha scardinato le difese rossoblù, ha fornito la palla giusta per i raddoppio di Khedira, è stato una autentica spina nel fianco, insearibile nell'uno contro uno e nei dribbling per far salire la squadra o fornire assist ai compagni.

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