Brignoli fa la storia, Kalinic e Bonaventura le uniche buone notizie per Gattuso
L’esordio in Serie A di Gattuso non è di sicuro un debutto da ricordare. Il pari di Benevento, sia pure in extremis, porta tanta amarezza in casa Milan con una squadra sì vicina alla vittoria al ‘Vigorito’ ma mai veramente in grado di dare la sensazione di dominare le operazioni.
Dall’altra parte, invece, il gol di Brignoli allontana lo spettro del record di sconfitte, 15, consecutive del Sunderland edizione 2002/03 restituendo gioia e quindi fiducia ad una squadra che, numeri alla mano, nella sfida di oggi, non avrebbe meritato l’ennesimo stop casalingo. Eppure, per ‘Ringhio' le buone notizie non mancano con Bonaventura e Kalinic in grado di riprendersi il proscenio e Kessiè in versione Atalanta. Qui, top e flop del lunch match della 15esima di Serie A.
I Top del ‘Ciro Vigorito’
Da anti-Montella a pretoriano di Gattuso: Bonaventura sblocca il match
Il destino è spesso crudele ma anche chiaro e beffardo. E sì perché chi va in gol per la prima volta nella nuova era Gattuso? Proprio quel Bonaventura che, nelle ultime settimane, aveva mostrato segni di insofferenza nei confronti dell’ormai ex tecnico Montella con tanto di mancato saluto nell’ultima sostituzione subita appena 7 giorni fa col Torino. L’ex Atalanta, forse rinvigorito dal cambio del tecnico, parte subito bene, meglio dei suo compagni distinguendosi per carattere ed alcune conclusioni dalla distanza. Eppure il gol, su rocambolesca e gagliarda iniziativa di Kessié, è solo l’episodio più eclatante di una sfida vissuta sul binario della voglia, dell’intraprendenza e della qualità in un Milan, specie nel primo tempo, davvero lento, prevedibile, in altre parole precario. Nella ripresa, aggiunge pure un prezioso assist per Kalinic, dopo il pari dei padroni di casa, con un traversone precisissimo per la testa del croato che infila il 2-1. Re Mida.
Puscas prima gioia in A per lui
La costante, nella gara del ‘Vigorito’, è stata, senza mezze misure, la sorte. E se Bonaventura ha segnato la prima marcatura dell’era Gattuso lanciando, magari chissà un indiretto messaggio a Montella, Puscas, in prestito dall’Inter, concretizzando l’enorme mole di gioco prodotta dai suoi, sigla il momentaneo pareggio, la sua prima firma in Serie A, proprio contro i ‘cugini’ del Milan. E così, oltre al lavoro sporco, alle sponde e al ruolo di faro, panzer, pivot di De Zerbi, il rumeno si toglie anche una grande soddisfazione personale candidandosi, magari chissà, ad essere l’attaccante al quale affidarsi per l’insperata e semi-impossibile rimonta salvezza. Stoico.
Kalinic redivivo, a Benevento il croato ritrova il gol
Scelto anche da Gattuso come punta di diamante, di riferimento dell’attacco rossonero, Kalinic non sembra creare, almeno nel primo tempo, discontinuità con quanto fatto negli ultimi mesi in maglia Milan. Pur servito in rare occasioni, infatti, il croato non mostra la sua qualità in zona gol con, nella prima frazione di gioco, una grossissima chance sprecata davanti a Brignoli su improvvido passaggio arretrato di Letizia. Si muove con continuità fra Costa e Djimsiti, fa sponda per i compagni, entra anche in qualche modo nel gol del vantaggio di Bonaventura lottando in area piccola, ma pare non doversi segnalare per quello per il quale è stato acquistato: segnare e portare punti sotto la Madonnina. E invece, nella ripresa, dopo il gol del pari del Benevento, nella selva di uomini del Benevento, su cross perfetto del solito Bonaventura, spunta la sua testa per l’impagabile 2-1 per i suoi. Un gol fondamentale non tanto per i destini rossoneri quanto per quelli personali con un numero #7 finalmente nei panni del cannoniere, del bomber col colpo, non del Ko, in canna. Redivivo.
Kessié moto perpetuo, sembra quello di Bergamo
Chi sembra, invece, aver subito tratto vantaggio dal cambio di guida tecnica, è l’ivoriano Kessié. Pur non cambiando ruolo o posizione in campo, infatti, l’ex Atalanta ha messo insieme una partita totale con grande qualità e forza in fase di appoggio ed altrettanta efficacia in fase di non possesso. Una prestazione stretta parente di quelle viste spesso lo scorso anno con un rendimento inutile però, ai suoi, per riportare il successo, che manca dal 5 novembre scorso, in casa Milan. Il tutto, con una sortita personale che frutta la rete del vantaggio per i suoi ed un dinamismo in mezzo al campo davvero impressionante capace di porre un argine alla buona manovra dei Sanniti.
Brignoli, il gol della storia
Quando tutto sembrava dover terminare, quando la 15esima sconfitta consecutiva, sponda Benevento, stava per arrivare puntuale, il portiere dei Sanniti Brignoli salva tutto con un colpo di testa al 95’ che si spegne in fondo alla porta difesa da Donnarumma.
Una rete straordinaria che manda in visibilio il pubblico del ‘Vigorito’ dà uno schiaffo, forte, a Gattuso e restituisce gioia e fiducia ad una squadra che, proprio oggi, non meritava di perdere, ancora una volta.
I Flop di Benevento-Milan
Borini in apnea, soffre Parigini e Di Chiara
Fra i meno positivi della contesa, l’attaccante, riadattato esterno, Borini. L’ex Sunderland, infatti, costretto più a saggiare le sue qualità in fase di non possesso che quelle d’attacco, si vede costretto, specie contro un ispirato Parigini, a dover percorrere più e più volte la sua fascia di competenza con compiti principalmente difensivi. Un compito svolto con la solita grinta, la consueta voglia ma che pure lo sfinisce con, già al 60’, il ragazzo costretto ad uscire, causa anche del solito problema alla caviglia sinistra, per Abate più adatto a quel ruolo e a tutte le incombenze del caso.
Romagnoli mette in difficoltà i suoi, si fa espellere al 75’
La sua definitiva consacrazione stenta, malgrado tutto, ad arrivare. E pure oggi, sul campo del Benevento, questa tendenza sembra palesarsi in tutta la sua evidenza. Bravo a bloccare le sortite avversarie ed in fase d’impostazione, infatti, Romagnoli, sul crinale fra ‘miseria e grandezza’, cade, un po’ spesso, vittima dei suoi cali di concentrazione con errori marchiani, del tutto evitabili. Fra questi, nel lunch match della 15esima giornata, l’espulsione per doppio giallo che compromette la sua discreta gara, con un rosso, al 75’, che complica l’assunto, la pratica Benevento e priva Gattuso del suo contributo per la sfida contro il Bologna. Insomma, una prestazione, al netto del dubbio intervento che gli costa il secondo giallo su Letizia, rivedibile per uno di quei calciatori azzurri chiamati a rifondare il Milan e la Nazionale italiana.
Tabellino e voti
Benevento (4-1-4-1) Brignoli 8; Letizia 6.5, Djimsiti 5.5, Costa 5.5, Di Chiara 6- (Dal 80’ Gyamfi 6); Chibsah 6-; Parigini 6.5 (Dal 67’ Brignola 6), Memushaj 6 (Dal 80’ Coda 6-), Cataldi 6, D’Alessandro 6.5; Puscas 7. A disposizione: Belec, Piscitelli: Gyamfi, Gravillon, Antei, Venuti; Viola, Del Pinto, Kanoute, Lombardi; Coda, Brignola. Allenatore Roberto De Zerbi 6.5
Milan (3-4-2-1) Donnarumma 6.5; Musacchio 6-, Bonucci 6.5, Romagnoli 6-; Borini 5.5 (Dal 60’ Abate 5.5), Kessiè 6.5, Montolivo 6 (Dal 73’ Biglia 5.5), Rodriguez 6-; Suso 5.5 (Dal 87’ Zapata s.v.), Bonaventura 7; Kalinic 7-. A disposizione: Donnarumma, Storari; Antonelli, Zapata, Gomez, Abate, Paletta, Calabria; Locatelli, Biglia; Cutrone, André Silva. Allenatore Gennaro Ivan Gattuso 6
Indisponibili e infortunati
Benevento: Iemmello (20 giorni), Ciciretti (7 giorni), Armenteros (da valutare), Lazaar (10 giorni). Diffidati: Cataldi
Milan: Conti (4 mesi), Calhanoglu (da valutare). Diffidati: Romagnoli
L’arbitro è Mariani di Aprilia
Il fischietto designato per la sfida fra Benevento e Milan è Mariani di Aprilia. Il direttore di gara, poi, sarà coadiuvato dagli assistenti Longo e Posado, dal quarto uomo Di Paolo con, al Var e assistente Var, rispettivamente: Gavillucci e Fiorito. Mariani, inoltre, ha un solo precedente (pure positivo) sia con i padroni di casa che con gli ospiti. Nel primo caso, risalente alla stagione 2009/10, le ‘Streghe’ si imposero a Perugia con il punteggio di 2-1; nel secondo, nell’esordio di questa travagliata annata rossonera col Milan corsaro a Crotone per 3-0. In carriera, infine, l’arbitro laziale ha diretto 46 incontri, contraddistinti da 25 vittorie interne, 8 pareggi e 13 exploit esterni, concesso 17 rigori e tirato fuori 14 volte il cartellino rosso (7 per somma di ammonizioni).