Brescia-Milan 0-1: anche Abbiati ci mette la firma
Massimo Allegri l'aveva detto alla vigilia che la gara di Brescia avrebbe avuto un'importanza capitale per questo scudetto. L'allenatore rossonero certo non immaginava il tonfo del Napoli a Palermo, ma sapeva che una vittoria avrebbe comunque avvicinato notevolmente il titolo.
Il Milan ha vinto e si è così portato a +8 sull'Inter e +9 sul Napoli. Mancano 4 punti, ancora, per potere dichiarare i rossoneri campioni d'Italia, ma è chiaro che il principale obiettivo stagionale è ormai alla portata. Per non vincerlo, per usare le parole di Allegri, ci vorrebbe un suicidio.
A Brescia si è visto un ‘diavolo' a più volti. Arrembante a inizio gara, riflessivo dopo, micidiale in contropiede e capace di soffrire nel finale. La vittoria è meritata, ma il pareggio non sarebbe stato uno scandalo, anche perché il Brescia è già stato capace di fermare Inter e Napoli e ha confermato ieri di essere una buona squadra (stupisce molto la posizione di classifica in cui si trova).
Senza Pato e Ibrahimovic, Allegri ha ‘scelto' ancora Cassano e Robinho. I due avrebbero potuto chiudere la gara dopo un'ora, ma la solita imprecisione sotto porta ha lasciato tutto in bilico. Nell'ultima mezz'ora il Brescia ha preso coraggio e a un certo punto è parso superiore, dal punto di vista atletico, al Milan (che aveva giocato tre giorni prima in Coppa Italia). La partita si è decisa negli ultimissimi minuti, con la traversa di Diamanti, il gol in contropiede di Robinho (video Brescia-Milan 0-1) e la grandissima parata di Abbiati che ha salvato il risultato. Il gesto del numero 32 è stato importante almeno quanto la rete del brasiliano (vedi pagelle Brescia-Milan 0-1).
In pochi ne parlano, ma se il Milan è lassù in classifica una bella fetta di merito va proprio al portiere rossonero. La squadra di Allegri è di gran lunga quella che ha subito meno gol in questo campionato. Va bene che Thiago Silva e Nesta (oppure Yepes) di attaccanti avversari ne fanno passare pochissimi. Però, le rare volte in cui vanno al tiro, Abbiati c'è. Anche nelle uscite il numero 32 è una sicurezza. A 34 anni Christian può essere considerato a tutti gli effetti uno dei migliori portieri in Italia e in Europa. Se non fosse stato per gli infortuni e le scelte assai discutibili di molti allenatori, avrebbe avuto una carriera ancora più brillante.
Questo il commento di Massimo Allegri su Brescia-Milan 0-1: "Nel primo tempo abbiamo sprecato diverse occasioni, ma con i giocatori in campo era difficile trovare il gol – ha spiegato il tecnico rossonero. – Senza Ibrahimovic l'organizzazione del gioco deve modificarsi molto. Nel secondo tempo abbiamo rischiato più di una volta e mancando il gol c'era da preoccuparsi. Il gol è arrivato al momento giusto, Robinho è stato molto lucido nel trovare la porta. Seedorf sta facendo un finale di campionato importante, sta diventando sempre più decisivo. Ma che era un grande campione lo sapevo già. Da mercoledì mattina – ha aggiunto Massimo Allegri – dobbiamo concentrarci sul Bologna, che deve evitare la retrocessione".
