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Brescia in Serie A, l’impresa di Cellino e la commozione di Corini: “Un’emozione grande”

L’ex patron di Cagliari e Leeds United può festeggiare il ritorno nel massimo campionato della società lombarda: arrivato a die giornate dal termine del campionato di Serie B, dopo la vittoria in casa contro l’Ascoli. Un traguardo che Carini ha festeggiato con le lacrime agli occhi: “Chi ha provato l’esperienza di essere un calciatore e di conquistare una promozione, sa che è stupenda. Da allenatore è un’emozione più grande”.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo le vicissitudini in Inghilterra con il Leeds United, e a cinque anni dalla cessione del Cagliari, Massimo Cellino ritrova la Serie A con il Brescia. Il 62enne imprenditore sardo, salito a capo del club lombardo nell'agosto del 2017, è riuscito a regalare la promozione alla "Leonessa d'Italia" dopo la vittoria contro l'Ascoli (arrivata grazie ad un gol di Daniele Dessena, ex cagliaritano proprio come il patron) e una lunga attesa di otto anni, passata tra molti problemi societari. Un'impresa firmata non soltanto dal vulcanico presidente, ma anche da un "bresciano doc" come Eugenio Corini: tornato a Brescia nello scorso settembre, dopo l'esonero di Davd Suazo.

Entrato allo stadio accompagnato da una standing ovation di tutto il Rigamonti, e celebrato da uno striscione della curva bresciana ("Il nostro tributo a chi più di tutti è dovuto: grazie presidente"), Massimo Cellino ha preso posto in tribuna e si è goduto la vittoria dei suoi ragazzi e la festa finale per la promozione della squadra di Corini: tecnico che, a fine gara, è stato travolto dall'affetto dei suoi giocatori e da quello dei tifosi.

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Le parole di Corini

"Chi ha provato l’esperienza di essere un calciatore e di conquistare una promozione, sa che è stupenda. Da allenatore è un’emozione più grande perché sono maggiori le responsabilità – ha dichiarato il tecnico a Dazn – Per me è un obiettivo straordinario, devo ringraziare il mio presidente. Ho dato tutto per ripagare la fiducia, ringrazio i miei splendidi calciatori e i miei collaboratori. E’ stata una stagione complicata, tutta la tifoseria meritava la promozione. Sono emozionato, è normale quando si raggiunge un obiettivo così bello e difficile".

"Se ci credevo fin dal primo giorno? No, sapevo di avere una buona squadra e di poter fare un buon lavoro. Verso Natale abbiamo avuto la consapevolezza di poter disputare una grande stagione, abbiamo avuto continuità settimana dopo settimana – ha aggiunto il tecnico bresciano –  Siamo stati bravi a portare a casa risultati sempre positivi. Per un allenatore, vincere un campionato è un grande traguardo. Per me è diverso, sono felice per la mia famiglia. Anche loro possono subire indirettamente qualche pressione, mi hanno tuttavia supportato sempre e anche grazie a loro ho fatto bene il mio lavoro".

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