Brescia, Cellino chiede 50 milioni per Tonali: Juve, Inter e Napoli pronte all’asta

Dopo aver incantato nella prima parte di campionato, specialmente nell'ultima partita contro la Juventus, Sandro tonale è tornato ad accendere l'interesse delle grandi squadre italiane ed europee. Seguito anche nella scorsa estate, il classe 2000 è rimasto a Brescia posticipando di fatto di un anno la sua probabile cessione. Nell'estate del prossimo anno, saranno infatti molti i dirigenti che andranno a bussare alla porta del presidente Massimo Cellino, che con lungimiranza ha saputo resistere alle prime offerte pronosticando un futuro ancora più roseo per il giovane regista lombardo.

Alle prime trattative portate avanti dai diversi club (l'Inter aveva offerto 10 milioni più bonus, la Juventus aveva alzato a 20 mln più un paio di prestiti), seguiranno dunque altri incontri e nuove offerte che arriveranno sulla scrivania del patron bresciano: intenzionato a cedere Sandro Tonali soltanto davanti ad una proposta di almeno 50 milioni di euro cash. Oltre a Marotta e Paratici, anche Napoli, Milan e Fiorentina avevano messo gli occhi addosso al giocatore. Così come avevano fatto anche Manchester United, Borussia Dortmund, Ajax e Paris Saint Germain.

La stima di Corini e di Cellino

Nella notte di Balotelli, è stato dunque anche Tonali a rubare lo sguardo dei tifosi. A godere delle giocate del playmaker delle Rondinelle, anche il suo allenatore: "Ha margini di crescita straordinarie – ha piegato pochi giorni da Eugenio Corini – È incredibile l’equilibrio con cui affronta le cose e come ha vissuto i cambiamenti di questi ultimi mesi. Ha qualcosa di diverso dobbiamo solo accompagnarlo verso una grande carriera".

Con in campo società così prestigiose e "ricche", è facile ipotizzare un'asta milionaria per il baby di Eugenio Corini. Escludendo probabilmente Fiorentina e Milan (la squadra che, quando c'era Gattuso, Tonali aveva scelto), tutte le altre potrebbero infatti sedersi al tavolo della trattativa e giocare al rialzo. Il tutto per la gioia di Massimo Cellino, che a Brescia ha ritrovato una seconda giovinezza dopo gli anni di Cagliari, l'esperienza in Inghilterra e i relativi problemi societari.