Brescia, Beretta fiducioso sul suo nuovo operato: ci vuole entusiasmo
Dopo l'esonero di Iachini, il Brescia del patron Luigi Corioni ha deciso di ripiegare su Mario Beretta, ex allenatore di Torino e Paok Salonicco. L'allenatore milanese è arrivato a Brescia in punta di piedi, dopo una trattativa contrattuale rapida nello svolgimento, ma piena di risvolti piuttosto interessanti.
Nonostante il pessimo momento vissuto dal Brescia in questa fase stagionale, la società ha deciso di inserire, tra le clausole del contratto in scadenza per giugno 2011, addirittura un premio in caso di qualificazione all'Europa League. Ciò che può sembrare una decisione piuttosto bizzarra, per Beretta non è altro che uno stimolo in più per proseguire al meglio il proprio lavoro: «Non bisogna mai porsi dei limiti. È ovvio comunque che l'obiettivo è quello della salvezza, possibilmente da raggiungere con qualche giornata d'anticipo. Ma se poi dovesse arrivare all'ultimo minuto, andrà bene lo stesso. Pensiamo a questo, e perciò mi va benissimo aver firmato un contratto fino a giugno. Se le cose poi andranno bene, per parlare di futuro ci sarà tanto tempo»
Il primo problema da limare riguarda la tenuta mentale, questione ben più importante di quella squisitamente tattica: «Prima che pensare al modulo, ci sarà da agire sulla psicologia e l'entusiasmo come è normale che sia quando non si vince da tanto tempo». E il Brescia ha bisogno al più presto possibile di una vittoria, altrimenti la situazione potrebbe presto rivelarsi insostenibile.