Brasile, Rafinha lascia la Seleçao: vuole giocare con la Germania
Defezione in vista per la Nazionale brasiliana: il difensore Márcio Rafael Ferreira de Souza, noto come Rafinha, ha infatti chiesto alla Confederazione di calcio brasiliana la sua intenzione di giocare per la Nazionale tedesca, e di escluderlo quindi dalla lista dei convocati per le qualificazioni alla Coppa del Mondo. La CBF ha già dato il via libera per il difensore del Bayern Monaco, che a questo punto potrebbe già essere convocato ed esordire in vista delle ultime due gare di qualificazione ad Euro 2016 della nazionale tedesca, contro l'Irlanda a Dublino (8 ottobre) e la Georgia a Lipsia (12 ottobre).
"Rispettiamo la scelta del giocatore", ha fatto sapere la Confederazione calcistica brasiliana, "e ci congratuliamo con la sua trasparenza. Stiamo assecondando la sua richiesta, annullando la convocazione di Rafinha. La CBF è convinta che solo i giocatori pienamente impegnati per la nazionale e la sua filosofia possono far parte del gruppo che rappresenta il Brasile nelle grandi sfide in tutto il mondo", si legge ancora in una nota pubblicata dalla CBF. Rafinha, nato a Londrina nello stato meridionale del Paraná nel 1985, vive in Germania ormai da undici anni: vale a dire da quando lo Schalke 04 lo acquistò dal Coritiba e, a parte una stagione in Italia nelle file del Genoa tra il 2010 ed il 2011, ha sempre vissuto nel paese teutonico, per cui adesso può richiedere la cittadinanza tedesca, preludio alla convocazione nella Nazionale già campione del mondo in carica.
"Non vengo chiamato regolarmente dalla nazionale, sono una delle principali opzioni nella mia posizione, visto che ci sono altri giocatori di fronte a me", aveva osservato Rafinha, evidentemente deluso dalla scarsa considerazione della Seleçao nei suoi confronti. Si allarga, dunque, la pattuglia di "oriundi" che militano nella nazionale tedesca: oltre a Rafinha, i più famosi sono sicuramente Lukas Podolski (nato in Polonia a Gliwice, nella Slesia meridionale) e Miroslav Klose (polacco anche lui, di Opole). Senza dimenticare i tedeschi di nuova generazione come Shkodran Mustafi (origini albanesi), Jérôme Boateng (ghanesi), Sami Khedira (tunisine), Mesut Özil e İlkay Gündoğan (entrambi di origini turche). Una nazionale insomma sempre più multiculturale.
