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Brasile, pugno di ferro contro i violenti: tribunali speciali e il registro nazionale degli hooligans

In vista dei prossimi Mondiali si è approvata la ‘tolleranza zero’ da parte del Governo in accordo con il Ministero dello Sport.
A cura di Alessio Pediglieri
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violenza brasile

Il Mondiale 2014 si avvicina a grandi falcate ma il Brasile sembrano esserci altre preoccupazioni che vanno al di là della semplice organizzazione della kermesse iridata più importante. Già nell'ultima Confederations Cup si erano sfiorati alcuni incidenti diplomatici con le contestazioni della popolazione locale a margine della partite di calcio. Nel prossimo appuntamento di giugno, la situazione non sembra che sarà migliore e in aggiunta bisognerà arginare anche un altro fenomeno preoccupante, quello della violenza che imperversa in occasione degli eventi calcistici. Non si contano più infatti gli episodi che contano feriti e morti prima durante e dopo le partite. Così è stato varato il cosiddetto pugno di ferro con il Governo che ha deciso di varare nuove misure di prevenzione

Tribunali e liste nere – Tra le principali novità si registra la nascita dei  ‘commissariati e tribunali del tifoso', che diverrebbero operativi dentro gli impianti di gioco con i prossimi Mondiali. Le iniziative sono state illustrate nel corso di una riunione di emergenza tra il ministro dello Sport, Aldo Rebelo, e il collega della Giustizia, Josè Eduardo Cardozo. L'incontro è voluto essere una risposta immediata alla rissa scoppiata domenica scorsa a Joinville, durante l'ultima partita del campionato di Serie A, fra Atletico Paranaense e Vasco da Gama. Tra le altre proposte lanciate dal Governo, il registro nazionale degli ‘hooligans' che impedirà ai vandali di assistere alle partite e pene più severe a carico dei club, come la cancellazione dei punti in classifica.

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