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Neymar lascia il Brasile dopo la squalifica: “Ho perso un’occasione”

La Federazione brasiliana (CBF) non ha presentato ricorso contro le 4 giornate di squalifiche di Neymar, che termina così ufficialmente la Copa America 2015. Il capitano della Seleçao dopo il mancato ricorso ha deciso, d’accordo con Dunga, di lasciare il ritiro del Brasile.
A cura di Alessio Morra
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Il Brasile ha deciso di non presentare ricorso contro le quattro giornate di squalifica per Neymar, che dunque termina ufficialmente oggi la sua Copa America. O’Ney che ha realizzato 45 gol in 65 partite con la Seleçao e che punta al record di gol di Pelé (77 centri in 92 partite) dunque termina per il secondo anno consecutivo in anticipo una grande manifestazione con il Brasile – un anno fa ai Mondiali fu messo ko da un duro intervento di Zuniga. Con una nota la federcalcio brasiliana ha annunciato il ritiro del ricorso: “Dopo un incontro, avvenuto questa domenica notte, fra Neymar e lo staff tecnico del Brasile è stato deciso che la CBF accetterà la decisione della CONMEBOL riguardo la squalifica del calciatore per quattro partite, che dunque ha già terminato la sua Copa America.”

Probabilmente questa è una mossa del Brasile che cerca di ammorbidire il giudice sportivo della Copa America, perché pare che Neymar possa avere ulteriori 10 giornate di squalifica, che comprometterebbero seriamente anche le Qualificazioni ai Mondiali del 2018 dell’asso brasiliano e della Seleçao. Washington ‘Cacho’ Rivero, delegato Conmebol, avrebbe riferito che l’attaccante del Barcellona dopo essere stato espulso al termine del match con la Colombia avrebbe strattonato per la maglietta il direttore di gara e lo avrebbe pure aggredito verbalmente.

Neymar lascia il ritiro del Brasile – Oggi il capitano della Seleçao ha lasciato il Cile, dove si sta svolgendo la Copa America. Neymar, che ora inizierà le sue vacanze, in una nota fa sapere che ha deciso di andar via perché la sua presenza avrebbe potuto destabillizare l'ambiente: "Ho perso un'occasione. Ora è arrivato il momento di riposare la mente e pensare alla famiglia. Avevo la speranza di poter giocare di nuovo, adesso non c'è più. Che mi serva d'insegnamento. Avevo già parlato con Dunga e Gilmar, sapevamo che la squalfica non sarebbe diminuita e allora non c'era più alcun motivo di restare qui. La Copa America per me è finita. So che la mia presenza nel gruppo è importnate, così come quella di tutti i miei compagni, ma la mia presenza avrebbe rischiato di far deconcentrare l'ambiente."

La scorsa notte il Brasile sconfiggendo il Venezuela ha conquistato il primo posto nel Gruppo C e ha conquistato i quarti di finale. Sabato 27 giugno la Seleçao naturalmente senza Neymar sfiderà l’ostico Paraguay guidato da Ramon Diaz. Dunga se l’è cavata bene comunque anche con il poker formato da Robinho, Willian, Coutinho e Firmino: “L’assenza di un giocatore come Neymar sarebbe molto importante per qualsiasi squadra. Dovremo trovare una soluzione, perché la Copa America è una competizione molto difficile. Senza Neymar, chiunque lo sostituisca dovrà giocare come sa e non dovremo fare alcuna comparazione.”. Nei giorni scorsi il CT brasiliano aveva già scaricato Neymar, dicendo che la Seleçao ha bisogno di uomini veri e non di bambini e di fatto aveva già invitato ‘O'Ney' a lasciare il ritiro: "I giocatori che sono qui con li trattiamo come uomini e come tali devono anche che devono assumersi le loro responsabilità. E non certo fare i bambini. Se resta e trasmette tristezza al gruppo allora non va bene. Noi non vogliamo i bambini ma uomini che rappresentano il Brasile nel mondo".

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