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Brasile, Neymar è il nuovo capitano: “Una responsabilità che mi farà bene”

Il fuoriclasse del Paris Saint-Germain è stato insignito della fascia di capitano della Seleçao: dopo l’esperienza della rotazione al Mondiale 2018 adesso rimarrà sempre al braccio del numero 10. Sulle critiche ricevute in Russia: “Ho imparato molto dall’ultima volta e ho ancora molto da imparare: la responsabilità sarà un fattore positivo”.
A cura di Vito Lamorte
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L'ho accettata di nuovo perché ho imparato molto dall'ultima volta e imparerò molto di più col tempo. E questa responsabilità sarà un fattore positivo per me. Voglio scusarmi con i tifosi che sono impazziti con noi, perché perdere è veramente una cosa terribile. Credevamo di poter diventare campioni del mondo, ma non è stato possibile.

Neymar è il simbolo del Brasile calcistico da diversi anni e dopo aver deluso nel Mondiale 2018 di Russia adesso sarà ancora di più un leader visto che Tite gli affiderà la fascia da capitano della Seleçao. Il commissario tecnico della squadra brasiliana ha scelto infatti di cambiare politica rispetto al Mondiale dove veniva scelto un capitano scelto di volta in volta ma un solo affidatario della fascia. L'ufficialità è arrivata alla vigilia dell'amichevole con gli Stati Uniti che si disputerà nella notte.

Neymar e le critiche mondiali: Farò tesoro delle critiche

Durante i Mondiali di Russia dello scorso luglio Neymar è stato attaccato spesso dai media e dai tifosi avversari per il suo comportamento in campo e per il suo modo di accentuare i contatti con i difensori avversari. A questo proposito il numero 10 ha dichiarato:

Sono bersagliato da molte critiche, mi dicono cose cattive ma non stavo bene dopo la sconfitta col Belgio per parlarne. Penso che nessuno qui abbia provato niente di simile rispetto a quello che ho vissuto io dopo l'eliminazione dai Mondiali. Ad ogni modo non ho molto da rispondere a chi mi critica: sono un giocatore che su 11 volte che ha il pallone, 10 volte riesce a saltare l'avversario. E chi ho di fronte non mi lascia passare senza darmi anche un piccolo colpo. Non posso di certo dire loro ‘ehi, scusami ma fammi segnare'. Ho subito moltissimi falli in Russia, ma ormai è passato. Sarà un'altra lezione di cui farò tesoro.

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