Brasile, ecco la Nazionale degli infortunati e di chi rischia il Mondiale

Già in tempi non sospetti c'era una lista di giocatori che per un motivo o per un altro avevano detto addio al Mondiale in Brasile o lo avevano messo a forte rischio per infortuni e problemi fisici da cui non sono riusciti a recuperare. Chi pienamente, restando in infermeria e chi, provandoci negli stages e nelle preconvocazioni, non ha poi convinto del tutto i rispettivi Ct, tornandosene mestamente – e a volte polemicamente – a casa. Tanti i nomi grossi, dall'Inghilterra alla Germania, dall'Italia alla Francia al Portogallo, dall'Olanda al Cile. Nessuna Nazionale esclusa: tutte hanno pagato o stanno pagando pegno con la buona sorte in quello che già si può definire un Mondiale "dannato". E non si è nemmeno iniziato a giocare.
In principio furono loro – Già in tempi non sospetti, la lista dei giocatori che sono stati costretti a dare forfait per Brasile 2014 era ben nutrita e annoverava campioni provenienti un po' da tutto il mondo. L'Olanda ha subito dovuto fare a meno di Kevin Strootman, operatosi e mai inserito nelle liste pre Mondiali, di Jetro Willems talento e difensore del Psv e di Gregory Van Der Wiel altro difensore del Psg. L'Inghilterra ha salutato anzitempo Theo Walcott, per la Germania di Loew le spine hanno portato i nomi di Holger Badstuber e Ilkay Gundogan. In Spagna nulla da fare per Thiago Alcantara e per Victor Valdes; Bruma e Silvio hanno detto addio ad ogni speranza di indossare la maglia del Portogallo. Poi ecco Mati Fernandez, ‘croce' del Cile, Christian Benteke attaccante del Belgio rimasto a casa, il Ghana ha sostituito Akaminko, il Messico non ha portato in Brasile Montes. Solo questi nomi sarebbero bastati per formare una vera e propria nazionale di campioni con bende e cerotti, ma la Dea bendata non si è voluta far mancare nulla.
Il contributo dell'Italia – Così, ecco che ai già più noti assenti si sono aggiunti nomi di grido che potrebbero formare una ipotetica spedizione mondiale senza temere la più quotate Nazionali ufficiali che si dovrebbero giocare la Coppa il prossimo 15 luglio. Altro che Brasile, Argentina, Spagna o Germania: la Squadra degli Acciaccati ha tanta qualità che farebbe impallidire qualsiasi avversario si trovasse di fronte. Anche perché in queste ultime settimane si sono aggiunte stelle – cadenti – nel firmamento di chi non andrà (ufficialmente) in Brasile e chi pur essendoci rischia di trascorrere la maggior parte del proprio tempo tra panchina e infermeria. L'Italia ha dato il suo contributo alla causa con il bruttissimo infortunio di Montolivo che si è fratturato la tibia. Ma anche Pepito Rossi ha dovuto abbandonare ogni speranza a causa di una condizione psico-fisica non ottimale, con Prandelli che ha preferito non correre "un rischio troppo grosso per un giocatore patrimonio della Fiorentina e dell'Italia".
Fenomeni di sfortuna – Insieme ai due azzurri, la lista si è improvvisamente nutrita nelle ultime giornate. Preoccupa ancora lo stato fisico di Cristiano Ronaldo nel Portogallo di Bento. Il Pallone d'Oro ha disputato gli ultimi mesi di stagione con le infiltrazioni e le ultimissime dal quartier generale lusitano non sono ottimali, tanto che potrebbe saltare il debutto proprio per non rischiare di perdere il giocatore più rappresentativo alla prima partita. Stesso discorso varrebbe per altri due fenomeni di caratura internazionale: Diego Costa e Radamel Falcao. Lo spagnolo è quello più in forma tra gli acciaccati, visto che nelle ultime sedute di allenamento ha ripreso ad allenarsi regolarmente. Ma l'ultima apparizione di soli 8 minuti nella finale di Champions League pesa psicologicamente come un macigno. Per ‘el Tigre' colombiano, invece il punto interrogativo resta eccome: solo il campo e le scelte del Ct diranno se sarà in grado di giocare anche se ufficialmente lo farà al 705 della condizione come la stella del Monaco ha già serenamente ammesso.
Gli ultimi grandi esclusi – L'ultimo campione che ha detto addio al Brasile è Frank Ribery. Il vice Pallone d'Oro per continui problemi alla schiena e per una possibile pubalgia non riesce nemmeno ad allenarsi e Deschamps ha deciso di evitarsi qualsiasi grattacapo preferendo lasciarlo a casa con l'accordo di "Scarface" ben consapevole di non poter essere utile alla causa dei ‘galletti'. Tra gli ultimi esclusi ufficiali c'è anche il capitano della sfortunata Russia di Fabio Capello, Shirokov, che ha abbandonato il gruppo per tornarsene a casa e dopo l'amichevole contro l'Armenia, in Germania tutti sono con il fiato sospeso per le sorti del miglior giocatore dell'ultima Bundesliga, Marco Reus reduce da una brutta distorsione alla caviglia sinistra.
La lista dei giocatori a rischio – Ha fatto orecchie da mercante e chiuso gli occhi Roy Hodgson che con Chamberlain ha preferito fingere (sperare) che l'ultimo infortunio non sia nulla di grave, confermandolo nella rosa dei Leoni che sfiderà l'Italia ma proprio per il match d'esordio non dovrebbe essere tra i titolari. Tra i big che sono sempre sul filo della panchina c'è anche Luis Suarez, il ‘pistolero' dell'Uruguay – altro avversario degli Azzurri – che sta recuperando dall'operazione al menisco e che si è aggregato alla squadra più per spirito di solidarietà che per reali convinzioni di poter giocare ad altissimi livelli. A rischio anche Van Persie, in Olanda, Vidal nel suo Cile e ancora Neuer per la Germania di Loew.
A conti fatti, il SuperTeam con ben 24 elementi suddivisi nei rispettivi ruoli) è bello che pronto. E sulla carta, non avrebbe eguali:
Portieri: Neuer (Germania) Victor Valdes (Spagna)
Difensori: Jetro Willems e Gregory Van Der Wiel (Olanda), Holger Badstuber (Germania), Jerry Akaminko (Ghana)
Centrocampisti: Roman Širokov (Russia), Marco Reus e Ilkay Gundogan (Germania), Kevin Strootman (Olanda), Riccardo Montolivo (Italia), Thiago Alcantara (Spagna), Luis Montes (Messico), Theo Walcott e Alex Oxlade-Chamberlain (Inghilterra), Arturo Vidal (Cile), Frank Ribery (Francia)
Attaccanti: Cristiano Ronaldo (Portogallo), Diego Costa (Spagna), Radamel Falcao (Colombia), Luis Suarez (Uruguay), Robin Van Persie (Olanda), Giuseppe Rossi (Italia), Christian Benteke (Belgio), Mati Fernandez (Cile)