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Brasile, è morto Rafael Henzel: il giornalista rimasto vivo nel disastro della Chapecoense

Il quarantacinquenne giornalista, rimasto miracolosamente vivo dopo lo schianto dell’aereo, è morto nelle ore scorse a causa di un attacco cardiaco sopraggiunto mentre stava giocando una partita di calcetto con gli amici. A confermare la triste notizia è stato lo stesso club di Chapecò: “Ci auguriamo con tutto il cuore che la famiglia abbia la forza di affrontare un altro momento difficile e questa perdita irreparabile”.
A cura di Alberto Pucci
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A più di due anni dalla tragedia di Medellin, la triste storia del disastro aereo della Chapecoense torna purtroppo d'attualità. Scampato per miracolo a quel 28 novembre 2016, nelle ultime ore è infatti morto il 45enne giornalista e conduttore radiofonico brasiliano Rafael Henzel. Balzato agli onori della cronaca per essere stato uno dei sei sopravvissuti del disastro aereo, Henzel è stato stroncato da un infarto durante una partita di calcetto tra amici.

L'episodio è accaduto nella giornata di ieri a Chapecò, e dalle prime ricostruzioni pare che Henzel fosse già in condizioni molto critiche al suo arrivo in ospedale, dove i medici non sono poi riusciti a rianimarlo. Ad annunciare la sua scomparsa, oltre alla notizia rilanciata da una radio brasiliana, è stato lo stesso club della Chapeconense che ha ricordato la figura di Henzel con poche ma sentite parole postate sui canali social.

Il dolore della Chapecoense

"Durante la sua brillante carriera, Rafael ha raccontato la storia della Chapecoense in modo eccezionale. È diventato un simbolo della ricostruzione del club, e nella storia del club verdebianco ci sarà sempre un ricordo di lui e di tutto ciò che ha fatto, con amore, per la squadra, per la città di Chapecó e tutti gli appassionati di calcio. Ci auguriamo con tutto il cuore che la famiglia abbia la forza di affrontare un altro momento difficile e questa perdita irreparabile", ha scritto la Chapecoense nel suo ultimo saluto al giornalista.

Dopo la tragedia aerea, a causa del forte trauma polmonare subito, Rafael Henzel rimase 20 giorni in terapia intensiva dopo l'operazione per stabilizzare le numerose fratture vertebrali. Ripresosi dalla terribile avventura e tornato al suo lavoro, il giornalista aveva anche scritto un libro nello scorso anno nel quale aveva raccontato l'episodio e posto l'accento sul vivere con ottimismo la vita. Un messaggio che Henzel ha portato dentro di sé fino all'ultimo secondo, prima che l'attacco di cuore lo portasse via all'affetto dei suoi cari.

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