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Brasile, Dunga porte aperte a Maicon: “Tutti abbiamo diritto a una seconda chance”

Dopo la bufera che ha colpito il giocatore della Roma, il commissario tecnico della Selecao, tende la mano al suo giocatore. Rientrato nella Capitale, Maicon ha chiarito e spiegato il fatto anche a Rudi Garcia.
A cura di Alberto Pucci
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Cosa sia realmente successo, nessuno lo sa. Di certo c'è che Maicon l'ha combinata grossa e rischiato di rovinare completamente i rapporti con lo staff di Carlos Dunga. Dopo esser stato cacciato dal ritiro verdeoro, per un presunto rientro notturno non prestabilito, il laterale della Roma è già a Trigoria per prepararsi alla seconda di campionato (in Toscana, contro l'Empoli) e all'esordio in Champions League. Le polemiche che hanno accompagnato il volo dal Brasile all'Italia sembrano, però, sul punto di fermarsi definitivamente. Carlos Dunga, infatti, ha nelle ultime ore teso la mano al suo giocatore: "Mi ha fatto male dover rispedire a casa Maicon – ha fatto sapere il ct verdeoro – ma sono al comando e devo prendere certe decisioni. Rispetto molto il giocatore e, comunque, le porte nono sono chiuse. Tutti abbiamo diritto a una seconda chance". Parole concilianti che hanno fatto piacere al difensore che, in verità, non è nuovo ad episodi simili. Questa estate, infatti, il brasiliano arrivò a Roma in ritardo e non partì, almeno inizialmente, per il ritiro austriaco.

Il nodo del contratto – Dopo una stagione più che positiva, l'ex giocatore dell'Inter è pronto per riprendere il suo posto in squadra. Nonostante le schiarite dell'ultima ora, il cielo sopra Roma rimane comunque nuvoloso per il 33enne nato vicino a Porto Alegre. Le motivazioni del giocatore sarebbero, infatti, a rischio per un adeguamento contrattuale che tarda ad arrivare. Come da accordi con la società, Maicon dovrebbe guadagnare poco meno della scorsa stagione (1,7 milioni). Il brasiliano, in scadenza nel prossimo giugno, sta però ancora aspettando un cenno dalla società per l'accordo definitivo: summit che, però, non si è ancora svolto e che starebbe facendo perdere la pazienza all'entourage del verdeoro. Walter Sabatini vuol vederci chiaro e prima di offrire a Maicon un nuovo accordo, starebbe passando in rassegna tutti i casi che, nelle ultime settimane, hanno visto coinvolto il suo giocatore. Dal Brasile, intanto, giungono dichiarazioni particolarmente pesanti come quella di Mario Sergio. Secondo l'ex allenatore di Internacional e Corinthians, Maicon sarebbe recidivo e tardati (o mancati) o rientri come quello della scorsa notte, sarebbero capitati anche sotto la gestione Scolari: "Se venisse fuori la verità potrebbe pregiudicare la sua carriera per sempre – si legge nella dichiarazione ripresa dal Messaggero – Se parlo potrei essere processato, Maicon è padre di famiglia, ha una dignità da difendere".

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