12 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Brasile 2014, Francia: la rivincita Mondiale dei ‘galletti’ passa da Pogba

Sarà lui il giocatore più atteso della Nazionale di Didier Deschamps. Un’occasione unica per il giovane centrocampista di proprietà della Juventus per consacrarsi a livello assoluto e riportaree i Blues ai fasti del ’98.
A cura di Alessio Pediglieri
12 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo il pittoresco Domenech ed il flop della gestione Blanc, spetta a Didier Deschamps l’arduo compito di disputare un Mondiale esaltante che cancelli l’onta della spedizione africana del 2010 in Sudafrica. Il girone E, che comprende Svizzera, Ecuador ed Honduras, è di buon auspicio per un inizio incoraggiante, tocca a Benzema e compagni non tradire le aspettative di 66 milioni di tifosi che dal 1998 conoscono solo umiliazioni mondiali. Occhi puntati sulla stella in assoluta ascesa che sta monopolizzando l'attenzione di tutti: Paul Pogba, il giovane centrocampista della Juventus che sfrutterà l'occasione per consacrarsi nel Gotha dei migliori di sempre.

Galletti allo spiedo – Le premesse per i Blues non sono delle migliori. Anche in questa occasione la qualificazione ai Mondiali è arrivata per il rotto della cuffia, attraverso la gogna (e la vergogna) del doppio spareggio. Come accadde già nel 2009 quando la nazionale allenata dallo sconclusionato Domenech riuscì a strappare un biglietto per il Sudafrica al 103′ minuto di gioco di un confronto con l'Irlanda di Trapattoni che scandalizzò il mondo del pallone. Il controllo di mano di Henry per la rete di Gallas che condannò i britannici fece il giro del pianeta ma diede ai francesi quell'1-1 necessario per qualificarsi al Mondiale. Che durò comunque pochissimo. Oggi, come allora, ancora un doppio spareggio, sul fil di lana contro l'Ucraina. Sconfitta a Kiev per 2-0 e gara epica al Saint Denis con gli uomini di Deschamps che si qualificano 3-0 con reti di Benzema e doppietta di Sakho. Chissà se anche in Brasile, finirà – malamente – come quattro anni fa.

Tanto Blues, poche vittorie – La Francia è tra le più longeve Nazionali di calcio (nata nel 1904) ma per vederla trionfare in una competizione ufficiale bisogna attender ben 80 anni: nel 1984 arriva infatti il primo (e unico) alloro con la conquista casalinga dell'Europeo. Per il resto, tante comparse e poca gloria se non per alcuni primati in mano ai transalpini che poco o nulla valgono per gli annali di calcio. E' francese il gol più veloce dei Mondiali, con Guy Lacombe che va a segno dopo 39 secondi di gioco. E' francese il primo gol della Coppa del Mondo, firmato da Lucien Laurent. E’ francese anche il massimo capocannoniere di una singola edizione di Coppa del Mondo: Just Fontaine con 13 reti. Per il resto quarto posto in Svezia ’58 e in Spagna ’82, terzo posto in Messico ’86 e l'unica Coppa in casa nel '98.

Le sconfitte con l'Italia – Nel 1938 Jules Rimet porta i mondiali in patria ed ai quarti di finale c’è l’infuocato scontro diretto a Marsiglia tra la Francia socialista e l’Italia fascista. Meazza, Piola e compagni riusciranno a prevalere 3-1 nella bolgia del vecchio “Velodrome“. La grande nazionale di Vittorio Pozzo poi conquisterà, battendo in finale 4-2 l’Ungheria, la seconda coppa del mondo consecutiva. Il secondo storico confronto tra “cugini” arriva nel 1978 con i Blues in vantaggio nei primi 45 minuti. Nel secondo tempo, però, Zaccarelli e Bettega ribaltano il risultato, ottenendo una vittoria che contribuirà a mandare a casa una nazionale di un giovanissimo Michel Platini.

La grande rivincita contro gli azzurri – Nel 1998 alla Francia viene affidata 60 anni dopo l’organizzazione di una nuova coppa del Mondo. L’occasione è ghiotta per lasciarsela scappare, con una Nazionale forte e convincente che annovera giocatori come Zidane, Trezeguet, Henry, Barthez, Djorkaeff e Deschamps. La vittoria è alla portata e arriverà. Ai quarti di finale c'è la sfida di sempre, contro l'Italia. Finirà ai calci di rigore con Luigi Di Biagio che stampa sulla traversa il tiro decisivo facendo esplodere Saint-Denis. Un lasciapassare per la gloria: seguirà la doppietta di Thuram alla Croazia e lo splendido 3-0 rifilato al Brasile campione in carica, che sancisce la conquista della prima coppa del Mondo. La “Golden Generation” bisserà il successo con la conquista dell’Europeo 2000 grazie al golden goal di David Trezeguet che condanna ancora l’Italia.

Dalla testata di Matrix al declino – Nel 2006 la Francia di Raymond Domenech è chiamata a riscattarsi. Dopo un singhiozzante girone iniziale, elimina in serie Spagna, Brasile campione in carica e Portogallo, arrivando così a giocarsi la finale contro ovviamente l’Italia. Con la notte splendida degli uomini di Lippi, la testata nei supplementari di Zidane a Materazzi dopo i rispettivi gol, la gloria per Grosso, autore del rigore decisivo dopo l'errore dal dischetto di Trezeguet. Una delusione enorme per i Blues con la gestione tormentata di Domenech segnata anche dall’inglorioso ritiro di Zinedine Zidane dalla Nazionale. E per la Francia si apre un ciclo disastroso, con l’eliminazione ai gironi ad Euro 2008 e il fallimento in Sudafrica 2010 culminato con l'ammutinamento guidato da Nikolas Anelka che fa indignare una Nazione intera. Laurent Blanc prende i cocci di Domenech ma l'avventura dell'attuale tecnico del PSG dura pochissimo e agli Europei 2012 la sconfitta per 2-0 contro la Spagna porta sulla panchina dei Blues, Didier Deschamps.

Le armi di Didier – Il gruppo a disposizione di Didier Deschamps è di altissimo livello tecnico, in ogni reparto. In porta Hugo Lloris, del Tottenham, è titolare e sopratutto il capitano della nazionale transalpina. In difesa a destra sembra assicurato il posto per Mathieu Debuchy, del Newcastle, così come per Patrice Evra, in pianta stabile nella formazione titolare. Sempre sulle fasce è sicura la convocazione di Bakary Sagna dell’Arsenal mentre al centro al momento un titolare sicuro sembra il solo Mahmadou Sakho, l'eroe dello spareggio qualificazione. Da valutare Laurent Koscielny dell’Arsenal, Raphael Varane del Real Madrid, Gael Clichy del Manchester City. A centrocampo punto di riferimento arretrato è Yohann Cabaye insieme a Blaise Matuidi perno fondamentale della propria nazionale, al cui fianco può brillare l'attesissimo Paul Pogba. Sulle fasce spazio a Frank Ribery e a Mathieu Valbuena. In avanti Karim Benzema l'uomo di riferimento con Olivier Giroud e Loic Remy quali alternative offensive.

12 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views