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Borussia Dortmund: rinascita nel nome di Reus, con la Juventus nel mirino

I tre successi consecutivi in Bundesliga hanno rilanciato la squadra di Klopp che si presenta alla sfida europea con una rinnovata autostima. Marco Reus, autentico leader della squadra e a segno con continuità, sarà l’arma in più con cui provare a superare i bianconeri. Il talento fresco di rinnovo ha un unico sogno, quello di vincere con il Borussia.
A cura di Alessio Pediglieri
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Dovevano essere la classica vittima sacrificale sull'altare d'Europa e già la Juventus stava facendo la bocca buona a quell'urna di Nyon che aveva concesso ai bianconeri di affrontare agli ottavi di finale il Borussia Dortmund disastrato dai pessimi risultati in Bundesliga, chiudendo il girone d'andata in penultima posizione. Ma adesso, i gialloneri di Germania sembrano essere rinati dalle proprie ceneri proprio alla vigilia dell'appuntamento in Champions, dove spesso non hanno mi deluso le attese. Così, i campioni d'Italia dovranno stare attenti ai colpi di coda di una squadra mai doma e che arriva da tre vittorie consecutive in campionato che hanno permesso al Borussia di rialzare la testa e guardare con fiducia al proseguo di stagione. Senza precludersi nulla, nemmeno nell'usare la ribalta continentale per riconquistare l'autostima necessaria per tornare tra le grandi potenze europee. E non a caso la ripartenza del Dortmund è coincisa con la soluzione del caso di mercato attorno ad uno dei più importanti giocatori tedeschi, Marco Reus che ha scelto di rimanere in Bundesliga prolungando il contratto e regalando a Klopp e ai compagni la serenità necessaria per capire che non c'è nessuno pronto alla fuga.

Tre vittorie consecutive: contro il Friburgo in trasferta, con il Mainz in casa e ancora fuori casa contro lo Stoccarda. Sempre e solo a suon di gol, con una media di oltre 3 reti a partita, ulteriore segnale che l'attacco funziona malgrado in difesa si faccia ancora difficoltà a gestire l'avversario. Adesso il Borussia respira e si trova a +3 dalla zona retrocessione. Una boccata d'ossigeno che permette a Klopp di porre attenzione massima alla partita d'andata degli ottavi di Champions contro la Juventus.

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A dar vita a questa scalata ci ha pensato Marco Reus, uno dei talenti più cristallini del calcio tedesco e conteso da molti club d'Europa, tra cui anche il Real Madrid che ha provato di tutto per strappare il giocatore al Dortmund. Non riuscendoci perché il giocatore ha prolungato il contratto con il Borussia fino al 2019 mettendo a tacere le voci di mercato che lo volevano lontano dalla Germania. Un toccasana per il nazionale tedesco che è andato a segno in tutte e tre le vittorie di campionato, siglando la rete decisiva nell'ultimo successo contro lo Stoccard per 3-2.

Soprannominato il piccolo mago o Rote Rakete (ovvero razzo rosso), Reus è uno dei più forti classe '89. Nato nel vivaio giallonero, è capace di essere decisivo sia come punta che come trequartista, può giocare anche da ala su entrambe le fasce grazie ad una spiccata velocità e il dribbling. Prolifico in zona goal, ha un tiro preciso e molto potente e grazie a delle ottime doti atletiche riesce a mantenere un ritmo partita piuttosto alto in tutti i novanta minuti. Giocatore moderno e completo, troppo sfortunato (un infortunio alla caviglia sinistra, nell'amichevole Germania-Armenia del 6 giugno, lo costringe a saltare i Mondiali) ed è anche per questo che la Juventus dovrebbe temere la sua voglia di riscatto.

Una lunga storia d'amore quella tra Reus e il Borussia Dortmund, destinata a durare ancora a lungo. Il sogno del talento tedesco infatti è quello di vincere il titolo di campione di Germania con il club giallonero e lo rivela in un'intervista a Kicker: "Il titolo tedesco con il Borussia Dortmund è e rimane un mio grande obiettivo. Darò il massimo per realizzarlo e ho la forte sensazione che un giorno ci riuscirò. Il rinnovo con il Borussia? Ho deciso di farlo perché il Borussia Dortmund è il massimo per me. Dortmund è la mia città natale, qui vive la mia famiglia e ci vivono i miei amici. E c'è una vita, oltre il calcio".

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