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Borja Valero: “All’Inter per Spalletti. In Cina mi offrivano più soldi”

L’ex Viola racconta l’addio a Firenze: “Credevo di chiudere lì la carriera poi s’è rotto il rapporto con Corvino”. Napoli capolista e in corsa per lo scudetto, l’asso nella manica dei nerazzurri è Icardi: “E’ fortissimo, il giocatore simbolo dell’Inter, il nostro punto di riferimento”.
A cura di Maurizio De Santis
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Luciano Spalletti lo ha voluto all'Inter e Borja Valero, che a Firenze aveva dato tutto, ha detto sì senza pensarci due volte. Eppure di distrazioni ne aveva… dalla Cina, nell'estate delle spese folli, erano pronti a mettergli sul piatto un contratto ricco che per un calciatore 32enne è come mettere un bel po' di soldi da parte per godersi un finale di carriera e una ‘pensione' dorati. Dalla Toscana non si sarebbe mosso, avrebbe chiuso volentieri la carriera in Viola. poi qualcosa s'è inceppato e la decisione di cambiare aria spostandosi un po' più a Nord è stata l'unica sensata rispetto alle sirene che arrivavano dall'Oriente. Undici partite, 1 gol (a Verona contro l'Hellas), 881 minuti giocati finora rappresentano il suo score in nerazzurro.

Quando mi hanno chiamato, mi hanno chiesto di fare esattamente quello che facevo alla Fiorentina, ovvero essere costante e fare bene il mio lavoro. Io sono un operaio del calcio – ha ammesso a ‘Marca Plus', Borja Valero -. Ero convinto che avrei chiuso la carriera a Firenze ma si sono venute a creare tutte le condizioni per venire all'Inter e so di essere fortunato ad avere questa opportunità alla mia età. Corvino aveva un modo di pensare diverso dal mio e il rapporto si è rotto.

Voluto da Spalletti. L'Inter ne ha approfittato e ha portato in nerazzurro uno dei centrocampisti più continui e affidabili della Serie A. A Milano ha ritrovato anche un ‘vecchio compagno d'armi', Vecino, con il quale ha ricostituito quella mediana ‘di lotta e di governo' che tanto bene aveva fatto in riva all'Arno.

Spalletti mi ha dato molta fiducia. Non è stata una questione di soldi. Se avessi voluto me ne sarei andato in Cina dove mi offrivano un contratto tre volte superiore (dai 2.2 milioni a stagione ai circa 7 sotto la Grande Muraglia). Mi trovo benissimo con Vecino ma anche con Icardi, è il giocatore simbolo dell'Inter, il nostro punto di riferimento.

Sfida stimolante. Borja Valero non ha avuto dubbi, del resto le motivazioni non gli sono mancate. Adesso può lottare per lo scudetto e se tutto procede come adesso dall'anno prossimo ascolterà sicuramente la musichetta della Champions che scandirà l'immediata vigilia delle partite di Coppa.

E' molto diverso rispetto alla Fiorentina, ci sono grandi aspettative e da molti anni non si vince nulla. Questa è stata anche una motivazione in più per cambiare, accettando il trasferimento all'Inter ho fatto un passo in avanti. L'obiettivo è arrivare più in alto possibile e tornare in Champions.

Napoli capolista a +2 sui nerazzurri. Il pareggio (0-0) al San Paolo ha dato convinzione e soprattutto quella fiducia necessaria nei propri mezzi per tornare a lottare per qualcosa d'importante. Per lo scudetto l'avversario numero uno è la squadra di Sarri.

Il Napoli ha un gruppo che lavora insieme da quasi tre anni con lo stesso allenatore – ha aggiunto Borja Valero -. Giocano quasi a memoria e sono molto difficili da battere.

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