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Bonucci sposta gli equilibri del Milan: flop col Genoa, Montella resta in bilico

Il pareggio di San Siro condizionato dalla evitabile espulsione del capitano rossonero, beccato dal Var. Un pari che non accontenta, Montella resta in bilico ma può trarre spunti positivi in vista delle prossime gare. Da un lato le ottime prestazioni di Suso, Borini e Izzo e dall’altro quelle da rivedere di Kalinic e Zukanovic.
A cura di Michele Mazzeo
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Ancora niente vittoria per il Milan di Vincenzo Montella.  Allo stadio Meazza i rossoneri impattano 0-0 contro il Genoa in quello che era un match fondamentale dato il periodo negativo che entrambe le compagini stavano attraversando prima di questa gara che ha regalato moltissime emozioni. Un match condizionato sicuramente dall’espulsione di Leonardo Bonucci arrivata dopo 25 minuti di gioco. Ma andiamo ad analizzare nel dettaglio quali sono stati le 5 situazioni tattiche, ma non solo, che hanno deciso la partita tra il Milan di Vincenzo Montella e il Genoa di Ivan Juric valevole per la nona giornata di Serie A.

Milan a trazione anteriore

Nel momento più difficile della sua avventura sulla panchina del Milan, Vincenzo Montella propone contro il Genoa propone una squadra a trazione anteriore schierando un inedito 3-4-2-1 con la presenza contemporanea di ben 5 giocatori offensivi. Infatti, le due ali del centrocampo a 4 sono Fabio Borini, di ruolo attaccante, e Giacomo Bonaventura, di certo non esterno a tutto campo. Davanti a loro alle spalle del centravanti Nikola Kalinic i due trequartisti scelti dall’Aeroplanino per dare maggiore qualità alla compagine rossonera sono lo spagnolo Suso e il turco Hakan Calhanoglu, finalmente schierato in quella che è la sua posizione di campo preferita.

Le formazioni iniziali di Milan - Genoa (fonte SofaScore.com)
Le formazioni iniziali di Milan – Genoa (fonte SofaScore.com)

Genoa: prima non prenderle

Dall’altro lato invece Ivan Juric sceglie una soluzione molto più prudente rispetto al collega. Il Grifone si presenta a San Siro con un 3-5-1-1 che in realtà si trasforma spesso in un 5-3-1-1 grazie al grande sacrificio in fase difensivo dei due esterni a tutta fascia Diego Laxalt e Aleandro Rosi. I laterali rossoblu infatti quando è il Milan ad attaccare si allineano a Ervin Zukanovic, Armando Izzo e Luca Rossettini che compongono la batteria di difensori centrali scelta per l’occasione dal tecnico croato.

Il sacrificio di Taarabt

A fare la differenza tra le fila dei liguri c’è anche il grande lavoro svolto da Adel Taarabt in fase di non possesso che si abbassa in copertura su quello che è il “cervello” del Milan, ossia Lucas Biglia. I rientri del marocchino permettono al centrocampo genoano di sopperire alla inferiorità numerica nella parte centrale del campo e ostacolano lo svolgimento fluido della manovra rossonera.

I passaggi completati da Biglia nel primo tempo (fonte WhoScored.com)
I passaggi completati da Biglia nel primo tempo (fonte WhoScored.com)

Cosa cambia con l’espulsione di Bonucci

Ovviamente anche i singoli episodi influiscono sulle scelte tattiche dei due allenatori, a maggior ragione nel caso una delle due squadre rimanga in dieci uomini. E così l’espulsione di Leonardo Bonucci ha inevitabilmente sconvolto la partita di San Siro non solo dal punto di vista degli equilibri di squadra ma anche dal punto di vista tattico. Vincenzo Montella è costretto dunque a rinunciare ad un trequartista, Calhanoglu, per inserire un centrale difensivo, Alessio Romagnoli, ridisegnando la squadra con un 4-4-1 con Fabio Borini che va addirittura a fare il terzino destro con Suso più alto sulla stessa corsia.

Nuovo modulo stessa velocità ma più spazi per il Genoa

Nonostante l’inferiorità numerica e il cambio di modulo il Milan continua comunque a fare la partita mantenendo sempre alta la velocità nel giro palla e proponendosi in fase offensiva con continuità soprattutto con le iniziative dei due esterni Suso e Bonaventura o con le verticalizzazioni su Kalinic, bravo a fare da sponda per gli inserimenti dei centrocampisti. Ovviamente però in questo modo il Milan si espone più volte alle ripartenze dei rossoblu che però non sfruttano le chance concesse dai rossoneri.

Le statistiche finali di Milan - Genoa (fonte SofaScore.com)
Le statistiche finali di Milan – Genoa (fonte SofaScore.com)

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Suso prende il Milan per mano

Dopo le brutte performance da seconda punta, Montella decide di schierare lo spagnolo Suso a centrocampo, prima come trequartista e poi, dopo l’espulsione di Bonucci, come ala destra, e il 23enne ritrova subito il rendimento cui ci aveva abituato durante la scorsa stagione: nascono da lui tutte le azioni più pericolose create dal Milan. Gli manca solo il gol ma sulla sua prestazione c'è poco da contestare.

La gara di Suso contro il Genoa (fonte SofaScore.com)
La gara di Suso contro il Genoa (fonte SofaScore.com)

Lo spirito di sacrificio di Borini

Un spirito di sacrificio da prendere come esempio per tutti quello di Fabio Borini. Contro il Genoa, il giocatore arrivato in estate dal Sunderland, si applica con grande dedizione sia quando deve fare l’esterno alto, andando anche vicino al gol, e poi ancora di più quando viene impiegato addirittura come terzino nel nuovo modulo ridisegnato da Montella dopo esser rimasto in inferiorità numerica. Niente male per uno che di mestiere fa l’attaccante.

La heatmap di Fabio Borini al 75' di Milan - Genoa (fonte WhoScored.com)
La heatmap di Fabio Borini al 75′ di Milan – Genoa (fonte WhoScored.com)

La voglia di riscatto di Izzo

Piano piano Armando Izzo sta tornando quel calciatore che con le proprie prestazioni si era addirittura meritato la convocazione in Nazionale. Il difensore genoano è autore di un’ottima gara, sbagliando pochissimo e riuscendo a contenere tutte le iniziative di Bonaventura. E quando dal suo lato arriva l’incontenibile Borini si arrangia come può, a volte anche con qualche fallo d’esperienza, ma alla fine porta a casa il risultato.

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Bonucci: profondo rosso

Di certo non è il periodo migliore della carriera di Leonardo Bonucci. Le ultime deludenti prestazioni che hanno messo in discussione il grande investimento fatto in estate dalla società rossonera hanno sicuramente innervosito il centrale del Milan e della Nazionale. Ma il periodo nero continua, anzi, contro il Genoa tocca addirittura il fondo. La partita dell’ex Juve dura solo 20 minuti, cioè fino a quando non colpisce con una gomitata Rosi. L’arbitro Giacomelli non si accorge di nulla, ma il Var sì, e così il capitano rossonero lascia i suoi in inferiorità numerica aumentando le difficoltà per un Vincenzo Montella che di certo già ne aveva parecchie da superare.

La partita di Bonucci contro il Genoa (fonte SofaScore.com)
La partita di Bonucci contro il Genoa (fonte SofaScore.com)

Uno spento Kalinic

Qualche buona occasione l’ha avuta ma oggi non era in grande giornata. Vincenzo Montella si affida a Nikola Kalinic per scardinare la difesa del Genoa ma, a parte qualche buona sponda in avvio di partita, il croato non riesce quasi mai a liberarsi dalle fitte marcature degli uomini di Juric e quando ci riesce non è lucido in fase di conclusione.

Zukanovic stordito da Suso

Il peggiore della difesa a 3 del Genoa è stato sicuramente il bosniaco Ervin Zukanovic. L’ex Roma sollecitato spesso dall’accoppiata Suso – Borini che lo mette in costante difficoltà non riesce quasi mai a fermare le iniziative avversarie. Non è un caso che tutte le azioni più pericolose per il Milan arrivino dalla sua parte.

I dribbling riusciti a Suso nei confronti di Zukanovic (fonte WhoScored.com)
I dribbling riusciti a Suso nei confronti di Zukanovic (fonte WhoScored.com)
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